"Trovo inaccettabile che un centro studi importante sia stato privato della sua sede. Le ricerche su Carlo Magno possono portare una grande ricchezza al nostro territorio, e lo affermo sia come cittadino sia come esercente". A dirlo è Riccardo Meschini, titolare del bar pasticceria "I fabbricanti d’arte", nella zona industriale di Corridonia, che ha deciso di mettere a disposizione il suo locale per l’attività di ricerca del Centro Studi Giovanni Carnevale, che ha da poco traslocato dal piano superiore della Chiesa di San Claudio a seguito della decisone dell’Arcivescovo di Fermo Rocco Pennacchio. Il Presidente del centro, Domenico Antognozzi, accompagnato dalla presidentessa di "Terra d’Armonie" Silvia Grassetti, ha suggellato l’accordo con una stretta di mano. "Poter ripartire, e senza interruzioni – spiega Antognozzi – è una grande opportunità per noi carnevaliani. Adesso siamo più liberi nelle nostre iniziative e avremo modo di trattare anche argomenti finora poco conosciuti". "Il Comune non ha preso posizione, limitandosi a dire che non era di sua competenza – aggiunge –. Se questo è pur vero, il silenzio dell’assessore alla cultura è preoccupante. Per questo ho contattato l’assessore Cesca, e gli ho sottoposto la mia idea di creare una rete di associazioni che possano condividere una sede affidata loro dal Comune. Confido che questa sede possa essere individuata nell’infopoint di prossima apertura, a San Claudio. L’assessore ha accolto la prospettiva positivamente".
CronacaCentro Studi Carnevale. Ecco la nuova sede