Chiostro di Sant’Agostino, don Roberto trova casa

L’amministrazione concede un appartamento alla parrocchia che potrà essere usato per finalità religiose e di culto. Un passaggio atteso da tempo.

Chiostro di Sant’Agostino, don Roberto trova casa

Don Roberto Zorzolo

Ha un nuovo inquilino il chiostro di Sant’Agostino dove si trova la famosa "Torre del passero Solitario" cantata dal pota Giacomo Leopardi. L’amministrazione ha deciso di concedere un appartamentino di 87 metri quadrati, che si trova a piano terra del chiostro, alla parrocchia e dunque al parroco, don Roberto Zorzolo, che potrà utilizzarlo sia come propria abitazione sia per esigenze pastorali e finalità istituzionali di religione e di culto. La concessione in comodato d’uso gratuito è per 6 anni rinnovabili per altrettanti. Era da tempo che don Roberto rincorreva questo obiettivo che gli permette di alloggiare accanto alla chiesa e non come avviene ancora nei locali della Curia vicino alla cattedrale di via Falleroni. Un tempo i locali presenti nel complesso di Sant’Agostino rappresentavano il vecchio Convento degli Agostiniani ed erano in uso alla parrocchia stessa ma di proprietà, come la chiesa, del Comune. Con il tempo e con la presenza sempre minore dei padri agostiniani alcuni locali vennero convertiti in un poliambulatorio, poi nel Museo dei pittori dell’emigrazione e infine nel 2009, in seguito della chiusura del plesso scolastico di Beniamino Gigli in via Cesare Battisti a causa del terremoto de L’Aquila, in una scuola elementare. L’operazione rese necessario anche sostenere gli archi, che reggono il porticato del chiostro, con pali di acciaio bullonati direttamente sulle colonne portanti: uno spettacolo allora aspramente criticato visto la particolare importanza del luogo e la sua struttura. L’intervento, autorizzato in via straordinaria dalla Sovrintendenza, avrebbe dovuto avere la durata di un anno perché poi si sarebbe provveduto a rafforzare le colonne in muratura e, quindi, a smontare lo scheletro metallico. Di anni ne sono passati 15 e gli archi in ferro sono ancora lì fotografati dai turisti insieme con la Torre del Passero Solitario. Come da 15 anni si è in attesa della nuova scuola Gigli, i cui lavori sono iniziati solo da poche settimane. Nel frattempo nel chiostro di Sant’Agostino ha trovato sede il "Campus Infinito" che mensilmente ospita alcune decine di studenti provenienti, in particolare, dall’America Latina oltre che da altre nazioni per imparare la lingua italiana. Questi studenti occupano degli alloggi che prima facevano parte di un complesso di case popolari occupati da famiglie recanatesi che furono costrette a trasferirsi altrove. Questi 12 appartamenti di proprietà comunale sono stati dati in concessione alla Camorfin srl e Pigini Group Spa, ditte collegate alla Società Campus L’Infinito, per un canone che nel 2019 era complessivamente di 81.151 euro un costo che dalla passata amministrazione e arrivò a 65 mila euro annui, sino ad azzeralo nei periodo del Covid.

Asterio Tubaldi