LORENA CELLINI
Cronaca

Cocaina ed ecstasy nel minimarket: "Ma io non sono uno spacciatore"

Civitanova, resta ai domiciliari il 33enne fermato dagli agenti del Commissariato e della Squadra mobile

Le indagini della polizia di Civitanova e Macerata hanno fatto finire in carcere un commerciante 33enne, accusato di spaccio

Le indagini della polizia di Civitanova e Macerata hanno fatto finire in carcere un commerciante 33enne, accusato di spaccio

"Ho avuto delle difficoltà. Ma non sono uno spacciatore: quella droga era solo un acquisto condiviso". Così ieri in tribunale Claudiu Florian si è difeso dalle accuse, nell’udienza di convalida del suo arresto eseguito venerdì. Nel suo negozio e in casa sua, la polizia aveva trovato 70 grammi di cocaina, pasticche di ecstasy, cellulari e contanti.

Le indagini su di lui erano state condotte dagli agenti del Commissariato di Civitanova e da unità della Squadra mobile di Macerata, che da qualche tempo avevano iniziato a tenere sotto controllo il negozio di generi alimentari tipici "La bottega dei sapori rumeni", che si trova a Civitanova sulla statale Adriatica, all’altezza del passaggio a livello. Il titolare è Florian, un 33enne italiano di origine rumena, con alle spalle precedenti penali per rapina. A insospettire la polizia era stato l’insolito via vai di persone, che entravano nel negozio ma uscivano sempre a mani vuote. Così, dopo alcuni accertamenti tecnici e appostamenti, era scattato il controllo, messo in atto anche con il cane antidriga della Guardia di finanza.

Nel minimarket di prodotti tipici e in casa del commerciante, a Montecosaro, erano stati trovati e sequestrati in tutto circa 70 grammi di cocaina, oltre ad alcune pasticche di Mdma, sostanza più conosciuta con il nome di ecstasy, inoltre tre telefoni cellulari, bilancini di precisione, materiale per confezionare le dosi e quasi 3mila euro in contanti e in piccolo taglio.

Così il 33enne era finito agli arresti domiciliari a Montecosaro, con l’accusa di spaccio. Ieri in tribunale a Macerata, assistito dall’avvocato Giovanni Galeota, l’uomo ha dato la sua versione dei fatti negando di essere uno spacciatore. Ha ammesso il consumo personale di stupefacenti, e ha spiegato che quel quantitativo era dovuto a un acquisto di gruppo, fatto anche con alcuni conoscenti. Quanto ai soldi, sarebbero legati al negozio e all’attività di money transfer, che viene fatta pagando in contanti.

Il giudice Daniela Bellesi per il momento ha convalidato l’arresto e lasciato la misura cautelare degli arresti domiciliari. Ora l’avvocato Galeota potrà valutare se procedere con una richiesta di revoca al tribunale o con un ricorso al tribunale del riesame.