REDAZIONE MACERATA

Cordoglio per Domenico Ciccioli, era il custode dei canti della tradizione

Il petriolese aveva 87 anni, e aveva dedicato la vita a difendere tramandare le tradizioni locali

Domenico Ciccioli

Domenico Ciccioli

Petriolo (Macerata) 15 dicembre 2024 – Un’intera comunità piange Domenico Ciccioli, detto «Dumì», che si è spento sabato all’età di 87 anni. Aveva lavorato come cantoniere per la Provincia, ma era conosciuto soprattutto nel mondo della musica popolare come uno degli ultimi custodi dei canti della tradizione. Tra i fondatori del gruppo «Pitriò’ mmia», aveva conservato e tramandato oralmente il repertorio delle nostre terre, con note, aneddoti e storie senza tempo; a casa sua si recavano musicisti, professori, giovani allievi e ricercatori per conoscere, imparare e carpire i segreti e l’arte di canti e balli tradizionali, come il saltarello. Tantissimi i messaggi di affetto e vicinanza per Ciccioli e la sua famiglia. «Dumì era l’ultimo rimasto del vecchio gruppo «Pitriò’ mmia» formatosi negli anni ‘70 a Petriolo per continuare a far vivere le musiche del piccolo Comune maceratese, patria del folclorista Giovanni Ginobili – ricorda il professor Giuseppe Michele Gala -. Sempre disponibil ed entusiasta nel far ascoltare i suoi numerosi canti, di cui era testimone diretto, e nel raccontare usanze e saperi di un mondo contadino ormai scomparso, Domenico era anche un bravo danzatore di saltarello e si era specializzato nell’accompagnare col canto rapido e

virtuosistico il ballo della castellana. Persona di indole timida e riservata, ha saputo però con fermezza valorizzare rispettosamente un’abbondante memoria canora educando a tali espressioni alcuni giovani locali, che spero portino avanti tra le nuove generazioni petriolesi il suo vasto patrimonio

espressivo».  «Ha raggiunto i suoi grandi compagni. Un forte abbraccio Domè e grazie per la tua sconfinata passione e per tutto quello che ci hai insegnato e fatto amare» ha aggiunto Gastone Pietrucci, etnomusicologo e ricercatore. Ciccioli lascia la moglie Rosa, e i nipoti Massimo, che ha seguito le orme dello zio, Francesco, Alberto – per i quali è stato come un padre -, Giuseppe, Roberta e Sandro. L’ultimo saluto si svolgerà lunedì alle 10 nella chiesa di

San Martino e Marco di Petriolo, dalla Casa

funeraria Croce Verde di Sforzacosta.