
Tommaso Corvatta
"Ci vuole faccia tosta da parte di Forza Italia a lamentarsi per il pericolo di depotenziamento dell’ospedale cittadino". Tommaso Corvatta, medico di base, ex sindaco ed esponente di Futuro in Comune ricorda agli azzurri "quando il loro sindaco Ciarapica applaudiva la scelta dell’ospedale unico alla Pieve. Già allora si poteva intuire come il destino dell’ospedale di Civitanova fosse quello di un grande pronto soccorso. Siamo davanti a un centro destra confuso, in città e in regione". Corvatta sottolinea come "si sia nel mezzo di un cambiamento epocale, con una medicina sempre più complessa a livello scientifico e tecnologico. E la risposta dei governi nazionali è stata una politica che ha prodotto una drammatica carenza di personale, fenomeni che imporrebbero una concentrazione delle risorse in ospedali più complessi e una inversione di rotta che faccia crescere il numero dei medici e infermieri in servizio".
L’ex sindaco denuncia operazioni del centro destra "che vanno apparentemente in senso opposto". Porta come esempi "la creazione di un centro decisionale per provincia, le Ast, con la moltiplicazione delle spese per gli stipendi dei direttori generali, e la ristrutturazione dell’ospedale di Amandola, una struttura che non è un ospedale vero e proprio né una grande lungo degenza, ma che sottrae risorse alle altre strutture ospedaliere del territorio". Poi avverte: "Forza Italia non si dovrebbe lamentare solo della sottrazione dei servizi e del personale a vantaggio di Macerata, perché un pericolo per l’ospedale di Civitanova viene dal costruendo nuovo ospedale di Fermo". Ricorda che "Futuro in Comune ha presentato nel febbraio 2020 una proposta che prende atto della necessità della concentrazione delle risorse, ma individua una funzione strategica per l’ospedale di Civitanova, a cavallo tra le due provincie. Forza Italia cittadina invece non fa nulla di tutto ciò, ma continua a fare del piccolo cabotaggio, guardando alla pancia della gente più che alla salute: nulla di nuovo, nulla di buono".
Lorena Cellini