LORENZO MONACHESI
Cronaca

Da Bosso ai grandi del passato: "Un concerto simile a un labirinto"

Alle 21 il pianista Francesco Libetta accompagnerà il pubblico di Appassionata in un viaggio nella musica. Il New York Times lo ha definito: "Aristocratico poeta della tastiera". A Macerata ha suonato allo Sferisterio.

Francesco Libetta presenta “Lighting Bosso – From Bosso to Libetta’s Transcriptions”

Francesco Libetta presenta “Lighting Bosso – From Bosso to Libetta’s Transcriptions”

"Il programma del concerto costituisce una specie di labirinto dove muoversi, è interessante dare conto di quante differenti suggestioni possono essere contenute in una personalità sola illuminandole con i confronti, con i contrasti". Alle 21 di oggi al teatro Lauro Rossi il pianista Francesco Libetta accompagnerà gli spettatori in un viaggio tra la visione di Bosso e i grandi maestri del passato come Bach, Haendel, Chopin e Rachmaninov. Libetta, pianista di fama internazionale, approda a Macerata con “Lighting Bosso – From Bosso to Libetta’s Transcriptions” per l’appuntamento nel ricco cartellone di Appassionata. Definito dal New York Times "Aristocratico poeta della tastiera con il profilo e il portamento di un principe rinascimentale", Libetta è riconosciuto come uno dei pianisti più raffinati e versatili del panorama musicale internazionale. Le sue interpretazioni, caratterizzate da eleganza e profondità, hanno conquistato pubblico e critica in tutto il mondo, consacrandolo come erede della grande tradizione pianistica europea.

Libetta, in quale occasione si è imbattuto nella musica di Bosso?

"A me piace la danza e anni fa il balletto di San Francisco ha proposto un suo lavoro arrivato anche alla Scala. Ma il suo sodalizio con la danza affonda nel tempo, mentre non mi è mai capitato di vederlo suonare dal vivo. Poi, quasi casualmente, l’ho visto a Sanremo".

Cosa l’ha affascinata dopo essersi immerso nella produzione lasciata da Bosso?

"Ci sono più aspetti. La sua capacità di creare attorno a sé un ascolto coinvolto, lo spettatore si affida a lui e si concentra. Trovo molto interessante questo rapporto con il pubblico, lui non fa qualcosa per farsi ammirare dal collega musicista, ma c’è qualcosa di diverso che si traduce nella capacità di emozionare. È un compositore che oggi riesce a mantenere alta e a lungo l’attenzione dell’ascoltatore, si pensi che la sinfonia dura un’ora e i pezzi anche 10 minuti".

Cosa ha capito dell’uomo Bosso tuffandosi nelle sue note, nei suoi brani eseguiti solamente dal vivo e che ha dovuto trascrivere?

"Sono due aspetti distinti l’artista e l’uomo. Non l’ho mai conosciuto ma la sensazione è quella di una persona con la capacità di aggregare gli altri, di averli intorno. Non è affatto un atto di egoismo non avere consegnato con precisione le indicazioni per lo spartito, ma ciò è dovuto dalla mancanza del tempo necessario".

Lei ha già suonato a Macerata?

"Sì, allo Sferisterio in occasione di un live del tenore Massi".

Qual è il ricordo del posto?

"È difficile non distrarsi in un luogo così fuori dai canoni e con un’acustica inaspettatamente efficace. Ecco una di quelle situazioni in cui è possibile ottenere quel risultato solo lì".

Info: biglietti da 5 a 20 euro

Lorenzo Monachesi