
Dall’asilo alle superiori, traslocano le scuole
Trasferimenti in arrivo per le scuole di Tolentino. Il piano è stato illustrato giovedì sera al teatro Spirito Santo dal sindaco Mauro Sclavi, con il presidente del consiglio comunale Alessandro Massi, la giunta, l’ingegnere Katiuscia Faraoni, responsabile dell’area lavori pubblici, e il comandante della polizia locale Andrea Isidori. In platea genitori, docenti, presidi e cittadini. "Due anni di lavoro amministrativo – ha esordito Sclavi – hanno portato all’ordinanza 76 (in collaborazione con Usr, commissario, Regione e Provincia) innanzitutto per tenere la scuola Don Bosco in centro, realizzare una struttura polifunzionale in zona Pace, una sorta di contenitore utile per i vari spostamenti e poi a servizio del futuro campus, e infine per non acquistare l’edificio ex Pie Venerini".
Il sindaco ha passato in rassegna gli istituti di ogni ordine e grado. La Don Bosco sarà adeguata sismicamente, la scuola d’infanzia Bezzi andrà nel contenitore in zona Pace, Grandi e Lucatelli saranno abbattute e ricostruite. Ovviamente tutto questo seguirà diversi step. Da settembre i ragazzi delle medie che finora si trovavano al piano terra della Don Bosco inizieranno l’anno scolastico agli ex licei. Contemporaneamente partirà la progettazione della struttura polifunzionale in zona Pace e quella dell’adeguamento sismico per la Don Bosco. Nessuno spostamento per ora alla Lucatelli: però una volta che sarà terminato il contenitore con quindici aule, sarà trasferita temporaneamente lì (altre otto aule saranno allo spazio ‘815). In pratica prima di abbattere la Lucatelli, viene costruito l’edificio in zona Pace, una struttura prefabbricata, classe IV.
Anche i lavori alla Grandi partiranno una volta terminato l’adeguamento della Don Bosco. Intanto lunedì inizierà l’intervento all’asilo Green, anche in tale caso di demolizione e ricostruzione. Gli edifici saranno tutti a elevata efficienza energetica (Nzeb).
Sul fronte scuole superiori, da settembre il liceo classico sarà nell’attuale Bezzi, in centro storico, mentre lo scientifico (che quest’anno ha visto aumentare notevolmente il numero di iscritti) resterà nella ex sede della Quadrilatero. Sta anche per cominciare il cantiere della fermata ferroviaria, ma non si conosce ancora l’inizio lavori del costruendo campus (di competenza della Provincia). La domanda dei genitori su questo punto resta quindi senza una risposta certa.
"Tempistiche, soste, viabilità – ha detto Sclavi – sono il prezzo della rinascita post-sisma, da un punto di vista proprio strutturale. Temporaneamente ci saranno i vari spostamenti per effettuare i lavori. Ci avvantaggia però il fatto che non dovremo fare le gare, le ditte e i progetti sono già stati selezionati. Ad esempio, salvo imprevisti, per l’adeguamento della Don Bosco dovrebbero essere impiegati due anni e mezzo, mentre per la struttura polifunzionale in zona Pace ci vorrà un anno e mezzo. Chiedo a tutti di essere costruttivi, perché andiamo verso un futuro che migliorerà il quadro delle scuole cittadine. Questa serata è stata voluta per informare la cittadinanza, per chiarire i dubbi, siamo qui per parlare".
Tante le domande da parte del pubblico per avere chiarimenti sulle prospettive degli studenti. Trasporti e navette saranno invece studiati dall’Assm.