LORENZO PASTUGLIA
Cronaca

Derubata davanti alla chiesa. L’appello di Pantana al ladro: "Ridammi le foto di mio figlio"

Furto ai danni della consigliera di Parità: rotto il finestrino dell’auto, sparito il portafogli "Uscendo dal monastero delle Vergini, ho visto un uomo scappare in motorino".

Derubata davanti alla chiesa. L’appello di Pantana al ladro: "Ridammi le foto di mio figlio"

Deborah Panatana, consigliera di Parità della Provincia, è stata derubata della borsa davanti alla chiesa delle Vergini

"Mi chiedo quale sia il senso di rubare davanti a una chiesa, per 50 euro in contanti". Se lo ripete Deborah Pantana, 54 anni, nel 2015 candidata sindaco di Macerata e oggi consigliera di parità in Provincia. Un dispiacere profondo inflittole da chi, giovedì, le ha sfondato il finestrino anteriore destro della sua Smart nera ed è scappato con la borsa, posizionata sul sedile del passeggero. I fatti sono accaduti intorno alle 17.30 di fronte al monastero Corpus Domini delle Vergini: "Ero andata là per dire una preghiera e per lasciare un fiore a una suora del posto che ha compiuto 100 anni – racconta Pantana –. Dopo sette minuti, massimo otto, sono uscita nel piazzale, mi sono diretta verso l’auto, posizionata fuori dalle recinzioni, e ho scoperto tutto. Mezz’ora prima anche il sindaco Parcaroli si era diretto al monastero per lo stesso motivo". La consigliera ha "notato il ladro, che ha preso il suo motorino scappando in direzione Macerata – aggiunge –. Ho potuto solo chiamare i carabinieri (coordinati dal luogotenente Lino Alesi, ndr), che sono subito intervenuti e stanno facendo le ricerche. La zona è coperta da diverse telecamere, mi auguro che il viso del colpevole venga riconosciuto". Pantana è disposta a perdonare il gesto: "Alla condizione però che mi restituisca le foto di mio figlio che erano nel portafogli – spiega –. Hanno un valore inestimabile, più delle carte di credito o dei 50 euro all’interno. Mi basterebbe riavere quelle, sapere dove andarle a riprendere". E ancora: "Il gesto resta deprecabile perché commesso di fronte a un monastero – commenta –, ma capisco anche che al giorno d’oggi molte persone soffrono di povertà e non arrivano a fine mese, sperando che chi ha fatto tutto ciò non sia un drogato". Quello che è certo è che non si tratta dell’unico caso in zona, dato che tempo fa cinque uomini incappucciati hanno tentato di entrare nel monastero: "Il problema è che nella nostra città questi fatti stanno capitando troppo frequentemente. Dopo che è uscita la notizia, tante persone mi hanno contattata dicendo di aver subito furti simili".