REDAZIONE MACERATA

"Dieci milioni per il porto, manca il progetto"

Messa in sicurezza del porto, parla il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, che tra le sue deleghe ha anche quella...

Messa in sicurezza del porto, parla il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, che tra le sue deleghe ha anche quella...

Messa in sicurezza del porto, parla il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, che tra le sue deleghe ha anche quella...

Messa in sicurezza del porto, parla il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, che tra le sue deleghe ha anche quella sui porti. "Sono disponibile – dice – a valutare le soluzioni progettuali per arrivare all’obiettivo, ma bisogna decidere se agire attraverso una diga foranea o sul braccio del molo. A me stanno bene tutti e due gli interventi, però si scelga perché i soldi ci sono, qualcosa più di dieci milioni di euro, per poterli spendere bisogna predisporre i progetti e penso che questo sia un iter che dovrebbe seguire il Comune di Civitanova". Parole del governatore a margine del raduno regionale di Forza Italia al ristorante Petè, a due passi dal porto martoriato dall’ultima mareggiata.

La categoria dei diportisti civitanovesi anche stavolta ha tuonato nei confronti delle Regione, da cui si aspetta che passi dalle promesse ai fatti quanto alla realizzazione di opere che dovranno garantire la sicurezza della rada, soprattutto dopo la mareggiata di Natale, i cui segni sono ancora evidenti, tanto che un’area piuttosto ampia è stata chiusa dalla Capitaneria per problemi di pubblica incolumità.

Quanto alla speranza delle associazioni del diporto di incontrare il presidente della Regione, questa dipende dalla possibilità di confrontarsi con atti concreti in mano. "Ci siamo parlati molte volte e credo – sottolinea Acquaroli – che a questo punto siano necessari incontri istituzionali. Occorre decidere cosa fare e progettarlo perché diversamente non si sblocca la situazione". Il progetto, l’unico, per la messa in sicurezza del porto risale a venti anni fa. Era il dicembre 2005 quando il piano regolatore ottenne l’ok della Regione, un via libera che fornì alla città uno strumento urbanistico determinante per agire nell’area portuale, per ottenere i fondi ministeriali e per la sicurezza della darsena turistica. Al tempo le ipotesi erano tutte concentrate sul prolungamento del molo foraneo, che però oggi i diportisti considerano insufficiente per la protezione delle barche. Da allora comunque tante promesse che soprattutto in campagna elettorale sono fioccate su Civitanova, tutte disattese, spazzate via dalle mareggiate che a ogni invernata si abbattono sul porto.

Lorena Cellini