
Dilaga Fratelli d’Italia, bene il Pd. Crolla la Lega
Fratelli d’Italia prima forza, poi il Partito democratico, che però viene quasi doppiato. Dopo Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega, sotto il dieci per cento. Quindi tutti gli altri, con solo Alleanza Verdi e Sinistra sopra la soglia del 4 per cento. È questo il primo quadro che esce dai seggi per le elezioni europee in provincia di Macerata. I numeri sono parziali e si riferiscono alle prime sezioni scrutinate nella nottata di ieri, ma sono sufficienti a dare indicazioni interessanti sulle tendenze.
Il primo e fondamentale dato è che Fratelli d’Italia della premier Giorgia Meloni e del governatore regionale Francesco Acquaroli si conferma – dopo l’exploit delle Politiche del 2022 – primo partito nel Maceratese, con un margine ampissimo su tutti gli altri partiti, sia quelli di opposizione che di maggioranza. Ieri notte, quando erano state scrutinate 54 sezioni su 321, il partito della presidente del Consiglio aveva raccolto il 36,74% dei voti (cinque anni fa il 7,91%). Seconda piazza – ma resta lontanissimo da FdI – il Partito democratico, al 20,78%, comunque in crescita rispetto al 18,91% di cinque anni fa, e sopra la soglia psicologica del 20%. La terza forza è il M5S con il 9,02%, in calo rispetto al 16,30% del 2019. Crolla la Lega, all’8,39% dopo il 40,99% delle Europee del 2019. Il partito di Salvini è superato da una Forza Italia (8,52%) in crescita. Bene Alleanza Verdi e Sinistra (5,01%).
Da segnalare un’affluenza in calo un po’ ovunque: alle Europee in provincia di Macerata ha votato il 50,93% degli aventi diritto, sostanzialmente un elettore su due. Un dato gonfiato dal traino delle elezioni per il sindaco in 37 comuni della provincia, e in vistoso calo rispetto al 58,61% di cinque anni fa. Affluenza sotto al 50% a Macerata (48,30%) e Civitanova (44,20%). Meglio (anche grazie alle comunali) Recanati (59,23%) e Potenza Picena (56,20%). Affluenza superiore all’80% solo nei piccoli comuni: Visso, Fiastra, Monte San Martino, Monte Cavallo.