Dopo sessant’anni di attività chiude l’edicola Centrale

Da domani la piazza sarà più vuota. Punto di riferimento della vita. cittadina, nell’ultimo periodo. è stata gestita da due cugine.

Dopo sessant’anni di attività chiude l’edicola Centrale

Dopo sessant’anni di attività chiude l’edicola Centrale

Dopo oltre 60 anni di esistenza, domani terminerà l’attività dell’edicola e cartolibreria Centrale di piazza Enrico Mattei. La decisione è stata determinata da nuove opportunità occupazionali delle due giovani titolari, le cugine Marta Mencucci e Michela Botta, che per un decennio hanno gestito il locale con la massima professionalità, arricchendo anche l’offerta con una buona libreria e testi scolastici e turistici. Purtroppo, come hanno ammesso loro stesse, nonostante abbiano nel corso dei mesi persino ribassato il prezzo di vendita, non è stato possibile trovare acquirenti e sono giunte, loro malgrado, alla decisione di chiudere. Sgomenti i tanti clienti affezionati, che da decenni magari si servivano in questa che era stata la prima edicola matelicese, fondata dopo la seconda guerra mondiale da due coniugi, Elio e Norina, negli anni del boom economico della Matelica dei tempi di Enrico Mattei, che cresceva in termini demografici ed economici. Un punto di riferimento dell’informazione cittadina con una manciata di gestori alternatisi negli anni, accomunati dal sacrificio di tenere sempre aperto ed alzare per primi ogni mattina la serranda, per poi chiuderla regolarmente per l’ora di cena.

"Ci spiace davvero – affermano le due titolari, molto amate dalla popolazione per il loro garbo e cortesia –, perché viene meno un servizio importante nel centro storico: dopo il trasferimento provvisorio del municipio a causa del terremoto del 2016, l’edicola restava un punto di incontro per tanta gente, che qui veniva ad acquistare il quotidiano e si fermava sulla piazza a discutere. Forse è il segno dei tempi che cambiano, ma speriamo che qualcuno magari un domani possa riprendere quest’attività storica nel cuore cittadino".

Matteo Parrini