DI PIERFRANCESCO
Cronaca

Droga e giovani. Il problema coinvolge tutti

di Pierfrancesco Giannangeli A Macerata c’è un problema con il consumo di droga. Lo ha ribadito il prefetto Isabella Fusiello nei giorni...

di Pierfrancesco GiannangeliA Macerata c’è un problema con il consumo di droga. Lo ha ribadito il prefetto Isabella Fusiello nei giorni scorsi e lo dicono i numeri, se si paragonano quelli degli ultimi due anni: 302 segnalazioni per uso personale di sostanze nel 2024 contro le 269 del 2023, 29 patenti sospese per guida sotto l’effetto di stupefacenti negli ultimi dodici mesi a fronte delle 13 dell’anno precedente (in questo caso il dato risalta ancor più evidente perché si tratta di più del doppio). Ma ciò che preoccupa maggiormente sono le considerazioni del prefetto, avvalorate dalle cifre, sul fatto che si comincia a far uso di droga dai 15 anni in avanti, quindi il problema della dipendenza inizia a manifestarsi in giovanissima età. È vero che siamo davanti a una questione culturale che comprende al suo interno una buona dose di disagio sociale: una volta capita la direzione verso la quale è necessario guardare diventa indispensabile cominciare a capire quali possono essere gli interventi a contrasto. Certo il coinvolgimento delle famiglie e delle istituzioni scolastiche è un passo determinante, poiché sono le prime sentinelle che avvertono il problema, ma poi bisogna cominciare a chiedersi come si può andare oltre, perché evidentemente famiglie e scuole non bastano per arginare il fenomeno, e soprattutto non le si può lasciare sole in trincea. Se si comincia a far uso di stupefacenti è perché c’è qualcosa che non va, si cerca una risposta (sbagliata) al disagio, e allora viene da chiedersi cosa si può fare per prevenire il malessere prima che diventi un’emergenza. Oppure, in altri casi, si prova la droga per un misto di curiosità e inquietudine, e dunque la questione diventa come indirizzare queste pulsioni in altre direzioni. Facile a dirsi, molto difficile a farsi, perché spesso le cause si annidano in profondità nascoste. Se però c’è un problema in città, che coinvolge in particolare i più giovani, la collettività intera si stringa a cercare una soluzione, senza delegare.