REDAZIONE MACERATA

Duello in consiglio comunale sullo striscione per Giulio Regeni

A Recanati si discute del destino dello striscione giallo "Verità per Giulio Regeni", un simbolo esposto all’ingresso della città dal...

A Recanati si discute del destino dello striscione giallo "Verità per Giulio Regeni", un simbolo esposto all’ingresso della città dal 2020 per aderire alla campagna di Amnesty International Italia. La sua scomparsa dal muro di via 1° luglio ha suscitato polemiche con il gruppo consiliare "Recanati Insieme" che ha sollevato dubbi sulle possibili motivazioni dietro la sua rimozione. Il capogruppo ed ex sindaco Antonio Bravi ha ricordato l’importanza simbolica dello stendardo posizionato con il sostegno della giunta comunale e alla presenza di Erasmo Palazzotto, allora presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Regeni. Bravi ha lanciato interrogativi diretti: "Da chi è stato rimosso? E perché? Si vuole forse dimenticare una tragedia ancora irrisolta, oscurando un messaggio di solidarietà e giustizia?".

La risposta dell’amministrazione, però, ridimensiona le ipotesi di manovre politiche. Lo striscione, spiegano i responsabili, è stato rimosso a ottobre scorso durante i lavori di manutenzione e pulizia delle mura cittadine. Il motivo? Il deterioramento del tessuto e del supporto ne rendevano instabile la sua posizione e pericoloso il mantenimento. Lo stendardo si trova ora nel magazzino comunale, in attesa di riparazione. Al consiglio comunale di lunedì prossimo, si discuterà una specifica interrogazione presentata dal gruppo "Recanati Insieme".

a. t.