Chiara Gabrielli
Cronaca

"Fiera decisiva per svuotare gli ospedali"

Civitanova, il primario Corsi alla guida della struttura: squadra affiatata e macchinari funzionali, il bilancio dei primi giorni è positivo

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"La struttura è funzionale e tutta la squadra sta lavorando bene, siamo già affiatati. Abbiamo fatto due Tac di controllo ai pazienti, che al momento sono tre. Il personale è più che sufficiente. Avanti così". Daniela Corsi, primario di Rianimazione dell’ospedale di Civitanova e responsabile della terapia intensiva al Covid Hospital alla Fiera, si sta facendo in quattro in questi giorni per portare avanti il lavoro nella nuova struttura per i malati di coronavirus e per gestire contemporaneamente la riorganizzazione dell’ospedale che, svuotato dei casi Covid, torna a riacquistare, da domani, le normali funzionalità.

L’ospedale alla Fiera è al centro delle polemiche, ma il primario Corsi (nella foto) spiega che dentro la struttura "tutto procede bene. Il servizio di Radiologia, ad esempio, è efficiente e procediamo bene anche sul fronte delle consulenze. L’altro giorno abbiamo avuto la visita del primario di fisiatria di Macerata, Giorgio Caraffa. Ottima anche la collaborazione con gli pneumologi e con la direttrice Francesca Marchesani. In questi primi giorni, che sono i più delicati, di ingranaggio della macchina, ci riteniamo molto soddisfatti, specialmente considerando che stanno operando insieme medici e infermieri provenienti da ospedali diversi, ma tra noi si è creato da subito un forte affiatamento". Per ora, tutto il personale proviene da strutture dell’Area Vasta 3 e "siamo tutti stati chiamati con ordine di servizio, quindi anche gli anestesisti. Attualmente, sono otto gli anestesisti attivi all’ospedale Fiera, ed è partito l’ordine di servizio anche per l’Area Vasta 2. Anche gli infermieri sono in numero sufficiente" (in prima battuta, si temeva di non riuscire a trovarli). Per il momento i pazienti sono solo tre, arrivati in settimana dall’ospedale di Camerino che doveva essere svuotato dai casi Covid e liberato, come quello di Civitanova, e al momento non sono previsti altri arrivi in Fiera. "La situazione è tranquilla – sottolinea Corsi – e speriamo si mantenga così. A guardare i dati, possiamo dire che vediamo la luce, ma senza abbassare mai la guardia. Anche se i numeri mostrano un quadro positivo, non possiamo avere la certezza assoluta che i contagi non risalgano".

Intanto, da domani l’ospedale di Civitanova, adesso Covid free, ricomincia con una parte dell’attività ordinaria, ad esempio con la ginecologia, dopo che si è messa in atto una riorganizzazione dei percorsi e delle distanze tra i posti letto. I numeri delle prestazioni saranno quindi diversi da quelli che venivano garantiti prima del coronavirus. Per quanto riguarda la polemica circa il trasferimento "coatto" dei pazienti all’ospedale in Fiera, secondo molti reso necessario solo per riempire quei nuovi posti letto, Corsi sottolinea che "quegli ospedali andavano liberati per poter essere sanificati e riprendere così l’attività ordinaria, che comunque per ora non potrà essere a pieno ritmo. Ma il passaggio di svuotare le strutture di Civitanova, Camerino e Macerata era fondamentale, altrimenti non si poteva nemmeno procedere con la sanificazione, primo passo per un ritorno alla normalità".