
L’inaugurazione di «Movimenti. Voli e dinamismi dell’avifauna stanziale e migratoria»
Francesco Ribes, fotografo di Urbisaglia dall’animo naturalistico solitario e dalla sensibilità raffinata, ha esposto una parte delle migliaia di scatti fatti negli ultimi 15 anni. Lo ha fatto presentando cinquanta foto all’ex ospizio dei pellegrini dell’Abbadia di Fiastra con una mostra dal titolo "Movimenti. Voli e dinamismi dell’avifauna stanziale e migratoria" inaugurata ieri e aperta fino al 23 febbraio.
"Quando ci è stata prospettata la possibilità di prendere parte alla realizzazione di questa mostra – dice il presidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi – non abbiamo avuto esitazioni". "Da sempre siamo molto attenti – continua il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini, Renato Poletti – alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità".
Il CEA, gestito dalla società Meridiana Snc, ha voluto fortemente che la mostra venisse ospitata all’Abbadia di Fiastra, perché gli scatti di Ribes rappresentano un momento di approfondimento dei valori del patrimonio ambientale e di riflessione sulla necessità della sua salvaguardia.
Cosa significa per lei fotografare? "Con la fotografia naturalistica – sottolinea Francesco Ribes – desidero comunicare e condividere, per far approfondire la conoscenza che crea cultura e porta alla responsabilità verso l’ambiente".
Da quando fotografa? "Da oltre 40 anni ma dal 2005 mi sono dedicato alla fotografia naturalistica e alla macrofotografia oltreché alla caccia fotografica, vagante e da appostamento. La mia passione sono tutti gli animali selvatici che vivono o passano nei vari territori".
In quali luoghi? "Frequento, oltre all’Abbadia di Fiastra, aree umide nei dintorni perché preferisco valorizzare la dimensione locale. La palude di Colfiorito, la riserva naturale Sentina, la riserva di Ripa Bianca, il tratto di mare tra Porto Recanati e Scossicci e altri luoghi sono fonte di grandi ispirazioni".
Quale animale l’ha colpita di più? "La Sula bassana che ho visto e fotografato una sola volta".
La foto che ama di più in questa mostra? "Quella della cicogna, perché ero del tutto impreparato a incontrare 16 esemplari".
L’inaugurazione si è conclusa con l’esibizione nel chiostro abbaziale del Coro Equi-Voci di Urbisaglia. La mostra sarà visitabile con orari 9.30-12.30 e 15-17.30 con ingresso gratuito.