
I carabinieri durante un’operazione di controllo
Hashish nel marsupio, per questo è stato arrestato un ventenne. Il ragazzo stava camminando per strada, a Porto Potenza, quando si è imbattuto in una pattuglia. Ha provato a scappare per evitare i controlli, ma è stato raggiunto e perquisito. Dopo la convalida dell’arresto, il ragazzo è stato rimesso in libertà dal tribunale.
I carabinieri della stazione portopotentina, l’altro ieri poco dopo l’ora di pranzo, hanno fermato e controllato un giovane, Moemen Ben Ayed, nato a Recanati. Il giovane stava camminando quando si è accorto della presenza di una pattuglia dei carabinieri e ha cercato di allontanarsi. Ma questo suo atteggiamento ha subito insospettito i militari dell’Arma, che si sono messi al suo inseguimento e dopo poco sono riusciti a raggiungerlo e a fermarlo.
Dai controlli e dalla perquisizione svolti dai carabinieri è emerso che il giovane teneva nascosti nel marsupio 68 grammi circa di sostanza stupefacente. Il ventenne è stato trovato in possesso anche di denaro in contante e strumenti e materiali vari usato in genere per il tagliare e per pesare la droga. Il giovane recanatese è finito in manette con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
Ieri mattina per lui in tribunale a Macerata si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto, davanti al giudice Andrea Belli. Il ventenne, che è difeso dall’avvocato Nicola Piccinini, ha voluto rendere dichiarazione spontanee in aula per respingere l’accusa e dare una sua versione dei fatti. Ha spiegato dunque che la droga che è stata rinvenuta dai carabinieri non era per lo spaccio, ma era destinata solamente al suo uso personale. In particolare, il recanatese avrebbe assunto hashish per tenere sotto controllo i suoi attacchi di panico, problema di cui ha assicurato di soffrire in modo serio. Il pubblico ministero Raffaella Zuccarini ha chiesto dunque la misura cautelare dell’obbligo di firma per il recanatese.
Il giudice Belli invece ha convalidato l’arresto, ma non ha ritenuto necessario disporre alcuna misura cautelare nei confronti del ventenne che, alla fine dell’udienza, è tornato subiti in libertà. L’avvocato Piccinini ha dunque chiesto un termine a difesa per poter valutare un patteggiamento o il processo con il rito abbreviato, e così la direttissima è stata rinviata a dicembre, quando per il ragazzo sarà pronunciata la sentenza.
Chiara Marinelli