
Il maxi cantiere per la ricostruzione degli otto palazzi demoliti nel quartiere Pace a Macerata: in provincia il valore degli appalti tocca gli 878 milioni di euro (foto Calavita)
Una cifra che sfiora il miliardo di euro. Nel 2023 in provincia di Macerata sono stati realizzati 45.881 appalti per una somma complessiva di 878.542.520 euro. Un vero exploit che si colloca nel boom registrato a livello regionale: 171.673 appalti, per un importo complessivo di 7,8 miliardi, legato al Pnrr, alla ricostruzione post sisma e alle ingenti opere infrastrutturali in esecuzione. La fetta più grossa riguarda la provincia di Ancona con 66.721 appalti, per un valore di 5,2 miliardi di euro, seguita da Macerata, poi Pesaro e Urbino (33.228 appalti per un valore complessivo di 841 milioni di euro), Ascoli (18.576 appalti per un valore complessivo di 546 milioni) e Fermo (7.267 appalti). È questo il quadro che emerge sulla base dei dati Anac, elaborati dall’Ires Cgil Marche.
"Siamo una regione con tanti cantieri, la ricostruzione post sisma è tra i motivi principali e, per questo, come sindacato teniamo alta l’attenzione, anche sollecitando la Regione a un confronto. Abbiamo chiesto a più riprese il rinnovo del protocollo scaduto da anni, ma senza ricevere alcuna risposta", afferma Daniele Boccetti, segretario regionale Cgil Marche, che punta l’indice contro il nuovo codice. "Le proposte del governo per modificare il codice degli appalti in discussione in questi giorni al Parlamento – evidenzia –, ridurranno trasparenza e legalità e, soprattutto, tutele e diritti di tanti lavoratori". Le modifiche infatti riguardano la possibilità di ampliare il ricorso a subappalti, abrogare il rating di legalità e applicare più contratti con meno tutele e salari più bassi, in base alla dimensione giuridica dell’impresa. "Tutto questo – conclude Boccetti – è inaccettabile. Chiediamo a tutte le forze politiche e a tutte le associazioni datoriali e alle istituzioni locali, di far sentire la propria voce affinché il governo ritiri queste modifiche".
f. v.