
Domani, per tutta la giornata, possibili disagi per chi si sposta sui mezzi pubblici. Il presidente. Contram: "Acquaroli poteva incidere di più". Carancini sul governatore: "Si è sottratto alla battaglia".
Domani scioperano per l’intera giornata gli autoferrotranvieri. Una protesta proclamata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Fna, e Faisa – Cisal per il rinnovo del contratto di lavoro. "Non dovrei essere io a dirlo, visto che sono un datore di lavoro, ma capisco le ragioni dello sciopero", afferma Stefano Belardinelli, presidente di Contram Spa. Mediamente, il salario di un autista è di circa 1.500 euro, un importo fermo a dieci anni fa, mentre l’inflazione ha eroso fortemente il potere d’acquisto. "Le aziende – prosegue – sono le prime a sostenere che gli autisti devono essere pagati meglio, ma servono risorse. Il problema è noto. Alle Marche arriva appena il 2% del fondo nazionale trasporti, circa 108 milioni di euro, un valore che le colloca all’ultimo posto tra tutte le regioni. Quest’anno è stato chiesto al Governo di incrementare il fondo nazionale di 1,5 miliardi, la metà dei quali per compensare i maggiori costi che le aziende hanno dovuto fronteggiare negli ultimi anni; e l’altra metà per rinnovare il contratto di lavoro, per cercare di portare in busta paga 250 euro lordi mensili in più". Il fondo, però, a quanto ne sappiamo, verrebbe aumentato di soli 120 milioni, una cifra del tutto inadeguata". Proprio sul Trasporto pubblico locale (Tpl) Romano Carancini, consigliere regionale del Pd, va all’attacco della Regione: "Se c’era un tema sul quale Francesco Acquaroli avrebbe potuto facilmente dimostrare di essere migliore del governo di centro-sinistra che lo aveva preceduto è quello del Tpl, seconda voce del bilancio regionale dopo la sanità. Il presidente, però, ha predicato bene, ma razzolato male". Carancini evidenzia una doppia responsabilità: Acquaroli si è sottratto alla "battaglia" nazionale con le altre regioni per rimuovere l’ingiusta umiliazione delle Marche in conferenza Stato - Regioni, e ha impegnato risorse proprie ridicole.
"Con 75,34 euro per abitante, nel 2024 le Marche restano all’ultimo posto tra le 15 regioni italiane a statuto ordinario nel riparto del Fondo Nazionale Trasporti. Per dare un’idea del trattamento riservato alla nostra regione basti ricordare che alle vicine Umbria e Abruzzo, ma anche alla più lontana Liguria tutte con caratteristiche territoriali simili allea nostre, sono destinati, rispettivamente, pro-capite, 122,45 euro, 109,17 euro e 139,36. Abbiamo una presidente del Consiglio "amica", dice Acquaroli, ma noi restiamo all’ultimo posto". Non solo è mancato l’impegno in ambito nazionale, ma anche in sede locale. "La Regione ha investito nel Tpl (ultimo dato del 2022) 14 milioni di euro, poco più di 9 euro ad abitante, mentre la vicina Umbria stanzia 19 milioni (22,2 euro pro capite) l’Abruzzo 30 (23,62 pro capite) la Liguria 52 (34,46 pro capite)". Il consigliere dem, infine, segnala "l’inaccettabile distribuzione" delle somme straordinarie che a titolo di ristori per i mancati ricavi a causa del Covid e l’incremento del costo dei carburanti sono state assegnate, tra il 2021 ed il 2023, alle aziende delle province marchigiane che operano nel settore. "Su 12.425.586,27 euro, il 46,38% è andato alla provincia di Ancona, il 19,95% a Pesaro-Urbino, il 15,19% a Macerata, il 12,26% a Ascoli e solo il 6,64% a Fermo. Ma il criterio di "figli e figliastri" viene applicato "in modo scandaloso" per il rimborso a chilometro, (rapporto tra le risorse complessive ricevute e i chilometri complessivi concessi): il ristoro per le aziende anconetane è di 0,31 euro, per le fermane 0,22 euro, per le pesaresi 0,21 euro, per le ascolane 0,19 euro e per le maceratesi 0,17 euro.
Infine. "Le aziende dei comuni capoluogo ricevono dalla Regione una quota di contributo a chilometro differente e rilevante ai fini dei rispettivi bilanci: alla città di Ancona 2,38 euro a chilometro, a Pesaro 1,79, a Fermo e Ascoli Piceno 1,72, a Macerata e Urbino 1,56. Per onestà intellettuale va riconosciuto che questi ultimi dati si trascinano anche dalla precedente amministrazione regionale".