Tre grandi voci e una travolgente energia hanno riempito il palco dello Sferisterio giovedì sera, durante la prima delle due date maceratesi de Il Volo. In scena con i tre artisti anche orchestra e musicisti, di fronte a un’arena sold-out che li ha accolti sulle note di "Nelle tue mani". Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble hanno trasportato il pubblico in un universo musicale tra arie liriche, celebri brani di cantautori italiani ed estratti del loro ultimo album di inediti "Ad astra". "Siamo emozionati di tornare qui dopo nove anni – hanno salutato – con il tour che celebra i nostri 15 anni di carriera insieme. Ricordavamo bene, il posto è stupendo".
Dopo i primi brani cantati fianco a fianco, è il momento di calcare il palco da solisti; prima Boschetto con "Almeno tu nell’universo", il capolavoro di Mia Martini dedicato dal cantante "a chi non possiamo più avere al nostro fianco"; poi un assaggio del mondo del musical con Ginoble e la sua versione de "The music of the night", fino ad arrivare alla magica "E lucevan le stelle" proposta da Barone. Non solo musica a deliziare il pubblico, ma anche divertenti siparietti tra ironia e piccoli racconti di vita personale che gli artisti hanno condiviso. Poi si ricomincia con il live: "Miserere", "il brano con cui è nato il genere che ci ha fatto girare il mondo" – come spiegano –, "My way" di Frank Sinatra e ancora "Caruso" dell’immancabile Lucio Dalla hanno colorato d’emozione lo Sferisterio, accanto agli ultimi successi del trio come "Frammenti di universo" e "Succede", "dedicata a tutti gli innamorati". Un coro di voci – e di luci delle torce dei cellulari – per "Hallelujah", intonata dagli artisti e dai presenti in un momento di profonda condivisione, poco prima, per Il Volo, di scendere dal palco e salutare con foto, sorrisi e strette di mano la platea. Nel rush finale "Il mondo" di Jimmy Fontana e la canzone vincitrice del festival di Sanremo nel 2015, "Grande amore" proprio del trio di artisti, seguita da applausi scroscianti e una standing ovation. "Lo Sferisterio è un luogo magico" hanno concluso Boschetto, Ginoble e Barone, con la promessa di non far passare altri nove anni prima di tornare in città.