MARIO STOCCUTO
Cronaca

La Maceratese è uno spettacolo. Tre gol e due pali, il Fano si arrende

Curva gremita e coreografia: Gomis, Albanesi e Cognigni mettono la firma sulla prima gara all’Helvia Recina

La Maceratese è uno spettacolo. Tre gol e due pali, il Fano si arrende

Curva gremita e coreografia: Gomis, Albanesi e Cognigni mettono la firma sulla prima gara all’Helvia Recina

MACERATESE

3

ALMA JUVE FANO

0

MACERATESE: Gagliardini; Ciattaglia (26’ st Cilla), Lucero, Nicolosi, Vanzan; Bracciatelli (34’ st Cirulli), Gomis (14’ pt Oses), Nasic; Marchionni (8’ st Bongelli), Cognigni, Albanesi (26’ st Vrioni). All. Possanzini.

ALMA JUVE FANO: Wangue; Somma, Pedinelli, Allegrucci; Dommarco, Serfilippi (33’ st Acunzo), Masi (22’ st Biagioni), Malshi, Fofana (19’ st Rastelletti), Ghanam (1’ st Rovinelli), Palladino (1’ st Brunetti). All. Aiello.

Arbitro: Astorino di Bologna.

Reti: 17’ pt Gomis; 37’ pt Albanesi; 11’ st Cognigni.

Note: spettatori 1.200 circa; ammoniti Gomis nella Maceratese, Masi, Malshi, Pedinelli, Serfilippi nel Fano; Angoli 3-3; recupero 0’+5’.

C’era grande attesa per il debutto in casa della rinnovata Maceratese: pubblico da serie superiore, coreografia spettacolare della curva ultras, quasi gremita. Ebbene l’attesa è stata ripagata addirittura oltre le migliori aspettative. I biancorossi di Possanzini hanno rifilato al modesto Fano tre reti di pregevole fattura, colpito due pali, creato occasioni in serie e soprattutto offerto un gioco a tratti spettacolare, come non si vedeva da tempo. Maceratese, dunque, padrona del campo, con tutti i giocatori ben al di sopra della sufficienza, con note di particolare merito per Ciattaglia, Vanzan, Bracciatelli, Gomis e Albanesi. Il Fano, seguito da pochi tifosi che hanno contestato la dirigenza con vistosi manifesti affissi dentro e fuori lo stadio, è apparso sin da subito sfiduciato e con limiti tecnici evidenti.

La cronaca è ricchissima di spunti. La Maceratese spinge subito, ma il primo tiro, a lato, è del fanese Palladini. Ma poi inizia la sinfonia biancorossa. Al 16’ scambio Cognigni-Nasic, sulla cui conclusione Wangue respinge. Un minuto dopo la gara si sblocca: pallone vagante a quasi trenta metri dalla porta, sul quale si avventa Gomis che lascia partire un “sassata” che si insacca, imprendibile, a fil di palo. Gol bellissimo. Al 25’ Ciattaglia apre per Vanzan, gran conclusione e pallone che si stampa sul palo esterno. Al 30’ tiro alto e debole di Allegrucci. Al 31’ palla buona per Albanesi che colpisce fuori tempo ed è praticamente un passaggio per Wangue. Il fantasista biancorosso si rifa con gli interessi al 37’. Cognigni difende palla a centrocampo e serve Vanzan che con un “cioccolatino” mette Albanesi a tu per tu con il portiere ospite: preciso rasoterra e il raddoppio è servito. Al 42’ sugli sviluppi di un angolo evidente fallo di mano in area di un difensore fanese: per tutti e rigore, non per il mediocre arbitro che lascia proseguire.

Al 2’ della ripresa colossale occasione per il Fano: Gagliardini cincischia con il pallone fra i piedi, il neoentrato Brunetti glielo “scippa”, ma a porta spalancata manda incredibilmente a lato. Scampato il pericolo, la Maceratese riprende a martellare. Al 3’ Nasic da lontano colpisce il secondo palo di giornata per i biancorossi. All’11’ punizione dai 20 metri per la Maceratese: la traiettoria che disegna Cognigni è perfetta e Wangue può solo chinarsi a raccogliere il pallone dentro la sua rete per la terza, volta. Al 31’ lancio dalle retrovie, Nasic è solo davanti al portiere ma il suo pallonetto è impreciso. Da qui alla fine solo tanta accademia, tanti cambi e il generoso quanto infruttuoso tentativo del Fano quantomeno di segnare il gol della bandiera. Al fischio finale tifosi di casa convintamente a spellarsi le mani: applausi più che meritati. Siamo solo agli inizi, ma questa Maceratese sembra davvero convincente.