
La presidente Chiara Marchetti
Sulla vicenda "Tolentino Arte e Cultura" interviene la stessa associazione. La consigliera di minoranza ed ex vicesindaco Silvia Luconi nei giorni scorsi ha sollevato il problema del mancato rinnovo della convenzione per la gestione dei musei. E l’assessore Diego Aloisi ha replicato che l’amministrazione sta organizzando una nuova gestione museale. "Tolentino Arte e Cultura – spiega la presidente Chiara Marchetti –è nata durante la precedente amministrazione Pezzanesi e nei primi anni ha lavorato a stretto contatto con la stessa, dall’ex vicesindaco Luconi all’ex assessore Tatò, che ci hanno sempre sostenuto. Abbiamo svolto le mansioni previste dalla convenzione senza mai essere stati ripresi, anche grazie alla serietà del personale. I nostri dipendenti sono stati formati tramite corsi di approfondimento e siamo sempre stati in grado di offrire ai visitatori molteplici servizi, dalle guide all’organizzazione di piccoli tour della città, passando per laboratori didattici ed eventi a tema. Fino alla chiusura del Castello della Rancia lo scorso marzo, hanno lavorato con noi sette dipendenti ai quali abbiamo affiancato due Tis (Tirocini di inclusione sociale) e diversi Pcto scolastici (alternanza scuola-lavoro)". La Marchetti ribadisce che i conti sono pubblici e l’adesione a Tolentino Arte e Cultura è sempre stata aperta a tutti, "tanto che nel consiglio direttivo c’è tuttora un posto libero lasciato per un rappresentante del Comune che non è mai stato formalmente richiesto".
"Nonostante il massimo rispetto per l’attuale amministrazione – prosegue – alla quale sin dall’inizio abbiamo sempre offerto collaborazione, a giugno abbiamo ricevuto la disdetta della convenzione senza, a nostro avviso, motivi particolari, ci dispiacerebbe se questi fossero solo politici. Abbiamo sempre lavorato per puro amore della città, ma in questo momento ci interessa il futuro dei nostri (ora rimasti in tre, ndr) dipendenti e il raggiungimento di un accordo che possa coprire il mancato sbigliettamento susseguito alla chiusura del castello, senza il quale siamo in difficoltà economiche, come l’amministrazione ben sa. Resta, dopo un cammino pieno di successi e soddisfazioni, il rammarico di non essere mai stati, in questi ultimi due anni, coinvolti nella realizzazione di alcun evento e di non aver mai avuto nessun tipo di dialogo con l’attuale amministrazione, ad esclusione dell’assessore Aloisi con il quale il rapporto è sempre stato di reciproca trasparenza. Ci auguriamo per la città che chi verrà dopo sappia continuare un percorso di miglioramento dell’offerta museale tenendo presente che la cultura è di tutti".