
Artemigrante, bloccata a sorpresa la proiezione sulla facciata di San Giovanni. La Diocesi: "Accordi non rispettati". L’amarezza degli organizzatori.
"Accordi non rispettati". Con questa motivazione sabato la Diocesi di Macerata ha revocato l’autorizzazione alla proiezione del videomapping sulla facciata di San Giovanni. Una decisione a sorpresa che ha amareggiato l’autore del video, Luca Agnani, il direttore artistico di Artemigrante Marco Cecchetti e le tante persone che erano andate in piazza Vittorio Veneto per assistere allo spettacolo.
La comunicazione è arrivata alle 19 di sabato dal segretario generale don Gianluca Merlini a Cecchetti. "La Diocesi aveva autorizzato una cosa, e invece ne è stata proiettata un’altra. È una questione di correttezza e di rispetto, ma non voglio fare polemiche" spiega don Gianluca, senza entrare nel merito del video. Sulla questione ieri la Diocesi ha inviato anche un comunicato ufficiale: "La realizzazione della performance è stata accolta con interesse e attenzione da parte della Diocesi di Macerata. Come avvenuto in analoghe circostanze per richieste riguardanti la tutela del patrimonio artistico religioso, la Curia vescovile ha richiesto un confronto preliminare per apprezzare l’opera e prendere atto del suo contenuto. Va sottolineato, infatti, come la stessa Curia abbia la responsabilità della custodia spirituale e del decoro della cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista. In quella sede, l’opera è stata apprezzata per la qualità espressa e l’efficacia delle tecniche usate. Gli uffici di Curia hanno tuttavia poi appreso e verificato con rammarico come la rappresentazione ufficiale sia stata differente nella sua composizione da quanto anticipatamente mostrato. La Diocesi non ha perciò potuto far altro che constatare con dispiacere e prendere atto del mancato rispetto di quanto concordato".
"Questo videomapping era partito dal concetto di evoluzione – spiega l’autore, Luca Agnani, che con i suoi lavori ha colorato le facciate di tantissimi edifici nel mondo, da Mosca a Petra passando per cattedrali e monumenti italiani –. C’è anche l’evoluzione dell’uomo. Ma come sempre faccio, sono stato rispettosissimo, qui più che altrove perché questa è la mia città e Artemigrante è il festival da dove ho iniziato. Per questo avevo voluto regalare un videomapping, ci tenevo moltissimo". Il dubbio è che il video, che Agnani ha poi pubblicato online, abbia irritato perché cita la teoria darwiniana.
"Se c’è stata un’incomprensione con la Diocesi mi dispiace – commenta anche Cecchetti –. Purtroppo quando ci hanno chiesto l’anteprima del video erano pronti solo 20 secondi, sugli 8 minuti totali. Abbiamo anche detto che il tema era l’evoluzione. Era un mapping delicato, rispettoso del luogo. Venerdì lo hanno visto in tanti, giovani e anziani, nessuno ci ha trovato niente di male. Così ci abbiamo perso tutti, non avendo potuto godere del lavoro di un artista apprezzato in tutto il mondo".
Il caso ha sollevato un mare di commenti tra i presenti e sui social, e il video ha avuto numerose condivisioni.
Per il resto, la venticinquesima edizione del festival è stata un successo. Sarà da vedere se il prossimo anno Artemigrante non migrerà altrove, come ventilato già al momento della presentazione dal suo ideatore.