Il "Macerata Photofestival", in corso fino a domani agli Antichi Forni, ha ricordato Maria Spes Bartoli, la fotografa marchigiana che cento anni fa fu la prima donna a diventare titolare di un proprio studio fotografico. Era il novembre 1924 e Maria Spes (vero nome Maria Speranza) volturava a sé la licenza dello studio di fotografia che suo padre Beniamino aveva aperto vent’anni prima a Tolentino. Il lato artistico di questa donna, che amava la moda, il cinema e il teatro (anche attrice in una compagnia amatoriale), è stato tratteggiato da Simona Guerra, curatrice di una mostra che Senigallia, città dove la fotografa nacque nel 1888, le ha dedicato lo scorso anno. Mentre la maceratese Vanessa Sabbatini, che si sta occupando di una prossima pubblicazione dei diari giovanili di Maria Spes, ha tratteggiato - con il supporto di quattro lettrici - la condizione della Bartoli come donna-fotografo, orgogliosa della sua indipendenza e imprenditrice di sé stessa, caso assai raro per quei tempi. Il padre Beniamino Bartoli era un docente di scienze che si dedicava alla fotografia, contagiando l’ancora adolescente Maria Spes e l’altro figlio maggiore, Giuseppe.
Quando decise di fare della fotografia la propria professione egli si trasferì con la famiglia a Tolentino, città all’epoca in pieno sviluppo industriale. Qui, la non ancora ventenne Maria Spes diventa la stretta collaboratrice del padre, ma ben presto è lei di fatto - come si legge nei diari - a gestire lo studio. Anche grazie all’estro artistico di Maria Spes, lo studio Bartoli diventa un vero e proprio atelier, con mobili di pregio, tappeti sul pavimento e arazzi alle pareti, frequentato da una clientela aristocratica che ama farsi ritrarre da Maria Spes, "donna che nel secolo scorso – scrive Alberto Pellegrino in "Donne in posa" – svolge un lavoro tradizionalmente maschile, rivelando una natura squisitamente femminile". Maria Spes Bartoli continuerà a gestire lo studio fotografico fino all’età di 80 anni, abbassando per l’ultima volta la saracinesca il 30 giugno 1968. È scomparsa a Tolentino nel 1981.