Laviano: con i cani non si deve guadagnare

L’assessore e lo strappo con la cooperativa: "Il Comune non sta cacciando proprio nessuno, dalla sinistra soltanto menzogne"

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"I canili non sono e non devono essere fonte di guadagno e i cani non devono essere presi per dare lavoro a persone svantaggiate". Duro intervento da parte dell’assessore Laura Laviano contro quelle che definisce le "menzogne della sinistra" sulla questione della rinuncia da parte di "Meridiana" alla proroga della gestione del canile per altri 15 mesi. L’assessore puntualizza per prima cosa la questione dei cinque dipendenti che perderebbero il lavoro, spiegando che i numeri non sono quelli raccontati. "Al canile lavorano Tiziana Giannoni, coordinatrice della struttura e contemporaneamente consigliera dell’associazione Argo che opera nel canile, la co-coordinatrice del canile, una ragazza che lavorava al canile di Civitanova che si è licenziata per motivi personali, una donna prossima alla pensione e due ragazzi – spiega l’assessore –. Una cooperativa che riveste svariati ruoli, dal verde alle pulizie, dalle affissioni a tanto altro, non riesce a reimpiegare tre o quattro persone? Sentire che la cooperativa minaccia di licenziare, dopo essere stata lei a rinunciare alla proroga, è davvero qualcosa che non si può leggere". Poi le precisazioni sulla gestione della struttura comunale, che non può essere "utilizzata per trarre un guadagno", e sul comportamento del Comune, che "non ha cacciato" nessuno. Tutto senza mai citare il nome della cooperativa. "I canili si reggono con soldi pubblici e i cani non devono essere presi per dare lavoro a persone svantaggiate. Se così fosse, ogni cittadino farebbe prima a fare una colletta (molti lo stanno già facendo per aiutare alcuni dipendenti della coop) per mantenere queste persone, almeno si eviterebbero inutili sofferenze per i cani – aggiunge la Laviano –. Il Comune ha inviato alla cooperativa il contratto per la proroga dei 15 mesi. Se la cooperativa ha davvero a cuore questi lavoratori dovrebbe firmare il contratto, e invece che fa? Rinuncia. Quindi la cooperativa non aveva a cuore i lavoratori svantaggiati, ma mirava solo ai 180 cani di Ascoli. Il Comune non sta chiudendo niente e non sta cacciando nessuno. Se avessero voluto, sarebbero potuti rimanere altri 15 mesi dopo la scadenza, alle condizioni del contratto firmato con le vecchie amministrazioni di sinistra". E infine, guardando alla prossima gestione, il Comune aprirà un bando pubblico cui la Meridiana potrà partecipare, se vorrà. "Alla fine dell’anno scade il contratto, del quale non hanno accettato la proroga – conclude –, ci saranno altri bandi, nessuno vieta alla cooperativa di partecipare. Perché minacciare prima del tempo? In vista della scadenza di altri appalti che faranno? Inizieranno a informare i dipendenti del possibile licenziamento?"