Grande soddisfazione in casa Anthropos Civitanova per il terzo oro e per la sesta medaglia paralimpica in carriera di Assunta Legnante, capitano della nazionale azzurra a Parigi 2024. Dopo l’argento centrato martedì nel lancio del disco, nella mattinata di ieri Assunta ha conquistato la medaglia d’oro nel getto del peso F11/12 ai Giochi paralimpici, trionfando con la misura di 14,54 metri registrata al quarto tentativo. Ieri era in gara anche Ndiaga Dieng, nella finale dei 1500 metri T20. L’atleta tesserato con Anthropos, Avis Macerata e Gruppo sportivo paralimpico Difesa è scivolato a pochi metri dal traguardo riuscendo a tagliare la linea dell’arrivo subito prima di cadere a terra, a pochissimo dal proprio primato italiano, con il tempo di tre minuti 50 secondi e 24 centesimi. Un po’ di rammarico per essere finito ai piedi del podio, ma la stagione per Ndiaga è stata in salita per gli infortuni, risolti solo dopo metà giugno.
"Onestamente non so più cosa dire, tante sono le volte in cui Assunta, dal 2012 a oggi, mi ha regalato emozioni e gioie – ha detto il presidente dell’Anthropos, Nelio Piermattei –. Assunta Legnante è una leggenda dell’atletica paralimpica italiana. Non possiamo che ringraziarla. Giro la medaglia, per rimanere nel contesto, e vedo la delusione per il mancato podio di Dieng, ma poi rifletto, dentro di me rivedo la gara e il modo in cui è stata affrontata, rivedo lui stremato dopo aver dato tutto e aver sfiorato il suo personale. Per me non è una delusione, anzi devo dire grazie a Ndiaga. Sono sicuro che ti rifarai e ci rifaremo. Come Anthropos – ha concluso il presidente del sodalizio – torniamo da Parigi con due medaglie d’oro e un argento in quattro gare: difficile fare meglio, e anche solo pensarlo".
Parole di stima e di soddisfazione arrivano anche dal sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, che celebra la vittoria di Legnante. "Congratulazioni ad Assunta Legnante per l’ennesimo trionfo. La campionessa dell’associazione Anthropos di Civitanova ha vinto l’oro, centrando la sesta medaglia alle Paralimpiadi. Una gioia immensa. Grazie Assunta, sei il nostro orgoglio".
Chiara Marinelli