
Lo Sferisterio fa il pieno. Sessanta edizioni, l’omaggio a Puccini e i fondi dal governo
"Pochi giorni fa la Camera ha approvato la legge, a cui ora manca qualche aspetto burocratico, che prevede un contributo di 400 mila euro all’anno per l’Associazione Arena Sferisterio di Macerata: una misura strutturale che conferma il nostro impegno per la cultura delle Marche". È quanto ha detto Giorgia Latini, deputata della Lega e vicepresidente della commissione Cultura, in occasione della conferenza di presentazione del Macerata Opera Festival tenutasi alla Camera. "Ringrazio tutti i gruppi parlamentari – aggiunge – perché non è scontato che questo passaggio sia approvato all’unanimità. Ringrazio il ministro Giorgetti per lo stanziamento di 400 mila euro all’anno". Federico Mollicone, presidente della commissione cultura, ha sottolineato il peso del provvedimento. La consigliera regionale Anna Menghi si è detta soddisfatta anche per l’altro contributo di 500mila euro che permetterà allo Sferisterio di abbattere le barriere. "Lo dico da persona che vive certi problemi e che per venire a questa conferenza stampa si è trovata di fronte una scalinata, ciò mi dice che c’è ancora tanto da fare". Il consigliere regionale Renzo Marinelli ha ribadito il ruolo dello Sferisterio per le Marche che rappresenta un altro elemento attrattivo. Alla conferenza stampa ha presenziato l’assessora Katiuscia Cassetta. Il sindaco Sandro Parcaroli è convinto della stagione lirica alle porte: "Sarà trascinante". Il direttore artistico Paolo Gavazzeni ha illustrato le proposte del ricco cartellone del Macerata Opera Festival (19 luglio-11 agosto).
"Celebreremo – ha detto – i 100 anni delle morte di Giacomo Puccini e le sessanta edizioni della stagione maceratese". Ed ecco le due opere pucciniane. "Turandot (19 e 28 luglio, 3 e 10 agosto) – spiega – sarà eseguita incompiuta così come lasciata dal compositore e sancito alla Scala dal direttore Arturo Toscanini in occasione della prima postuma. L’altro omaggio a Puccini è "La bohème" (27 luglio, 2, 7 e 11 agosto) nella produzione di Leo Muscato". La terza opera in calendario è Norma (20 e 26 luglio, 4 e 9 agosto) di Bellini che si inserisce nei festeggiamenti per i 60 anni di stagioni liriche allo Sferisterio, "Ai primi del Novecento – racconta Gavazzeni – si era scelto questo capolavoro quando si era deciso di trasformare lo stadio della palla al bracciale in teatro, ma l’ipotesi è naufragata per la guerra". Ci sarà un altro momento dedicato ai festeggiamenti per le 60 edizioni del festival. "’Notte di luna’ (21 luglio) – spiega Gavazzeni – sarà un’occasione unica per ascoltare pagine emblematiche del repertorio operistico".
L’8 agosto l’arena ospiterà Carmina burana, la grande cantata di ispirazione medievale conosciuta perché alcuni suoi frammenti sono spesso utilizzati in spot e al cinema. Spazio alla danza con Notte Morricone (1 agosto). Sarà ancora un Festival in cui troveranno spazio realtà del territorio e marchigiane: l’orchestra Form, il coro lirico Bellini, i Pueri Cantores, la Banda Salvadei, l’Accademia di Belle Arti.