
L’immagine dei lavori in corso per la lottizzazione ex Sabatucci
Consumo di suolo record a Civitanova, l’Arpam certifica il dato mentre una intera collina sparisce, quella in cui sono in corso i lavori della lottizzazione ex Sabatucci, un piano particolareggiato di iniziativa pubblica e di attuazione privata (Consorzio Concordia) e subordinato a convenzione.
Negli atti votati nel 2017 dal consiglio comunale (adozione e approvazione della variante), è previsto l’insediamento di un migliaio di residenti, più 220 occupati nel commercio e nel terziario, con pressioni ambientali determinate dal carico di traffico, stimato in 2.510 spostamenti giornalieri complessivi di auto (più 200 veicoli industriali) tra residenze, commercio e uffici, numero sul quale viene calcolata una riduzione del 40 per cento (circa mille veicoli) per la rete del trasporto pubblico che però a Civitanova è da sempre sotto utilizzata. Un flusso che introdurrà emissioni in atmosfera di ossido di carbonio di 50,56 chilogrammi al giorno.
Ha dimensioni ragguardevoli il nuovo quartiere. Sorgerà su un’area di circa 20 ettari con una edilizia costituita da edifici mono e bifamiliari, lotti da 250 metri quadrati organizzati in fasce perpendicolari alla provinciale maceratese (via Silvio Pellico) a ridosso della quale saranno costruiti anche edifici condominiali: 13mila i metri quadrati di parcheggi e 60mila di verde.
"La collina non esiste più" commenta Amedeo Regini, che ha vissuto la storia del progetto fin dagli anni ’70 e come esponente di Sinistra Ecologia e Libertà fu, a suo tempo, contrario alla maxi lottizzazione. "Oggi – dice – quel versante collinare è scomparso sotto caterpillar, ruspe e camion. Sparisce una grande area agricola che faceva da filtro fra i quartieri di San Marone e Santa Maria Apparente e ammortizzava l’inquinamento da traffico della strada provinciale 485, da quello in entrata e uscita dalla A14 e dalla statale 77". E avverte: "i residenti di Santa Maria Apparente, compresi quelli della lottizzazione, rimarranno prigionieri dell’inquinamento e del traffico. Si poteva evitare? Ritengo si potesse aprire una trattativa con le proprietà consorziate per contenere il consumo di suolo. Questo percorso non venne fatto dalla giunta di sinistra e non lo ha fatto la destra. Evidentemente – conclude – per tutti va bene questo piano regolatore sovradimensionato, che contiene ancora più di dieci lottizzazioni medie e piccole ferme. Nessuno ne chiede una verifica, non solo per contenere il consumo di suolo in cui siamo campioni, ma anche perché la crescita demografica da qualche anno è in discesa".
Lorena Cellini