
Fiorella Moroni, nominata dall’amministrazione Bravi, lascia la presidenza di Astea
La recanatese Fiorella Moroni ha rassegnato le dimissioni da presidente di Astea srl dove era stata nominata a suo tempo dall’ex sindaco Bravi, quale rappresentante del Comune di Recanati. Le dimissioni sono state ufficializzate con la fine dell’anno e la Moroni ne ha dato tempestiva comunicazione al sindaco e all’intero cda della multiutility di Osimo di cui Recanati è socio. La notizia è resa nota da "Recanati Insieme", il movimento politico di riferimento della Moroni, che ha accompagnato l’annuncio con una nota polemica "Astea: un assordante silenzio" e punta il dito contro la nuova amministrazione.
"Non c’è stato incontro, consiglio comunale, intervista o qualsivoglia enclave della nuova amministrazione dove non si siano evidenziate le mancate dimissioni della presidente in carica di Astea (espressione dell’amministrazione Bravi), né sono mancate pressioni e attacchi personali per ottenerle. Ora cosa sta succedendo? Ad oggi nessun nome è stato comunicato, malgrado le dimissioni della presidente Astea siano state presentate il 31 dicembre e tempestivamente comunicate – oltre che debitamente motivate – anche al sindaco Pepa".
Recanati Insieme difende anche la presidente uscente sottolineando la correttezza del suo operato e il clima di pressione che l’ha spinta a fare questo passo indietro. La situazione ha radici nell’insediamento della nuova amministrazione guidata dal sindaco Pepa. In quel contesto, diversi rappresentanti degli enti locali legati all’ex sindaco Fiordomo avevano deciso di dimettersi. Moroni, invece, nominata sotto l’amministrazione Bravi, aveva scelto di proseguire nel suo mandato, che sarebbe potuto durare fino al 2026.
Questa scelta ha provocato reazioni accese nella nuova maggioranza che, sulla base degli accordi politici raggiunti, aveva da subito indicato Simone Marconi – eletto nelle file di Udc - Costituente Popolare, ma poi dimessosi dalla carica di consigliere – il possibile successore alla presidenza dell’azienda che per questo periodo spetta proprio al Comune di Recanati.
In ballo, ora, non c’è solo la presidenza di Astea, ma anche il futuro dell’azienda con il difficile rebus della gestione del servizio idrico in house che, per la presenza all’interno della sua governance del socio privato, è assai difficile e problematico. La partita, quindi, è tutt’altro che chiusa e non si ferma certo, alla sola nomina del successore della Moroni che avverrà a giorni: la gestione della transizione in Astea potrebbe rappresentare un banco di prova significativo per l’amministrazione Pepa e un tema caldo nel dibattito politico.