LORENA CELLINI
Cronaca

"Non c’è solo la movida in spiaggia"

Alfredo Mandolesi, ex titolare di Marebello, interviene sul turismo con i cani e sui parcheggi

"Non c’è solo la movida in spiaggia"

Titolare per decenni dello chalet Marebello sul lungomare sud, che ha ceduto (e oggi è il Madeira), nella posizione di pensionato guarda dal suo osservatorio e con la sua grande esperienza alle problematiche del settore balneare e ha da dire la sua dopo l’appello al sindaco, da parte dell’albergatore Stefano Mei, perché si impegni di più per sviluppare una politica che tenga conto del turismo a quattro zampe. Alfredo Mandolesi ne ha un po’ per tutti, senza sconti nemmeno per i suoi ex colleghi. "Ha ragione Mei – premette – a chiedere al sindaco di adeguare Civitanova ad altre località delle Marche per attrezzare le spiagge affinché anche i cani possano entrare in acqua durante la stagione estiva, ma se la città non è andata in deroga al regolamento regionale non può essere colpa solo di Ciarapica. Chiamo in causa anche i miei ex colleghi, specialmente quelli del lungomare sud, che dovrebbero pensare di più alla spiaggia e meno alla movida". Mandolesi già venticinque anni fa, era il 2000, chiedeva maggiore attenzione per sviluppare l’accoglienza della quota dei turisti con cani al seguito "e mi sono battuto fin da allora per trovare il modo di portarli in spiaggia e di creare le condizioni per far fare loro il bagno. Oggi, quasi una famiglia su quattro ha un cane e non si può non ragionare tenendo conto di questo dato. Invece, tutti pensano soprattutto alla movida così attrezzare e gestire la spiaggia è diventato un impiccio".

"Faccio solo notare – sottolinea ancora – che siamo a giugno e sul lungomare sud ci sono cinque stabilimenti balneari ancora non operativi h24. Quando gestivo lo chalet, già a Pasqua eravamo tutti aperti, ma erano tempi in cui la priorità era il lavoro in spiaggia e non le serata disco". Non le manda a dire Mandolesi, come suo stile, lui che la trasformazione dei chioschi in discoteche in riva al mare l’ha sempre guardata con sospetto. E già che c’è torna a cavalcare un suo vecchio pallino: "Ci sono rimasti solo i lungomare di Civitanova e Porto Sant’Elpidio aperti al traffico. Bisogna invece chiudere, attrezzare i parcheggi dello stadio, organizzare una navetta che raggiunga tutte le spiagge". Favorevole anche all’introduzione della sosta a pagamento sul lungomare. Progetto su cui sta lavorando l’amministrazione comunale: "lo dico da anni, anche davanti alla constatazione che i parcheggi del litorale sono già pieni alle 8 di mattina e non sono occupati dalle auto dei bagnanti, ma da quelle di chi lavora negli chalet".