Nonna Peppina si studia anche all’Università

Da Tokyo fino alla Louisiana, due atenei con Unicam hanno preso la terremotata di Fiastra come esempio di resilienza al femminile

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di Lucia Gentili

Nonna Peppina, al secolo Giuseppa Fattori di Fiastra, è finita oltreoceano come esempio di donna che vuole restare sul proprio territorio anche dopo una calamità. È stato infatti pubblicato dall’Uc Hastings Women’s Law Journal, rivista dell’Università californiana Husting College, uno studio dedicato a storie di resilienza al femminile. Tra gli autori, figura la prof Lucia Ruggeri, direttrice della scuola di specializzazione in diritto civile dell’Università di Camerino, che ha illustrato la vicenda della 98enne, costretta ad abbandonare la propria casa, e la legislazione emergenziale da ciò scaturita. La pubblicazione è frutto di una collaborazione internazionale che vede impegnati l’ateneo di Camerino, la State University della Louisiana con la prof Lecia Vicente e l’Università Toyo di Tokyo con la prof Kozue Kashiwazaki. Una gioia per la famiglia di Peppina, per le figlie Gabriella e Agata Turchetti e per la stessa nonnina simbolo. "Mi ricordo dei giapponesi per la loro educazione – dice Peppina, in riferimento alla visita che fece questa delegazione a casa sua nel febbraio del 2019 –. Sono contenta perché, come dico sempre, ognuno dovrebbe avere la possibilità di vivere dove vuole, anche se ci sono problemi da affrontare". Nonna Peppina saluta tutti e pregherà per questo nuovo anno, lei così devota. In cuor suo, spera di festeggiare i 99 anni, il 26 novembre, nella nuova abitazione; meteo permettendo, considerando ad esempio la neve caduta in questi giorni. "Ora c’è la piattaforma per la gru – spiega la figlia Gabriella – e la ditta sta effettuando gli sbancamenti per le fondamenta". "L’oggetto della collaborazione dei tre atenei – spiega Unicam – è l’analisi della legislazione adottata dai tre Stati per verificare in quale misura sia garantito il diritto delle popolazioni colpite da disastri a poter restare nella loro terra. Lo studio, a carattere multidisciplinare, prende in considerazione le politiche legislative riguardanti sostegni e aiuti per la rivitalizzazione economica, la rapidità della ricostruzione e il mantenimento di servizi necessari. Il tema del diritto a restare nelle proprie terre di origine è declinato avendo riguardo alle popolazioni colpite da disastri naturali (terremoti, inondazioni e via dicendo), che per la loro violenza e per l’imprevedibilità possono costringere in via emergenziale intere popolazioni a spostarsi dai luoghi di origine. La tematica, di rilevante significato per le aree interne colpite dal terremoto, è stata peraltro oggetto di un recentissimo finanziamento ottenuto dal team di Unicam grazie ai fondi strutturali e di investimento europei erogati dalla Regione e sarà ulteriormente indagata in un quadro progettuale attento alle esigenze e alle peculiarità dell’entroterra marchigiano con l’interlocuzione preziosa degli enti locali, impegnati dunque nel difficile cammino per questa ricostruzione".