REDAZIONE MACERATA

Notti rumorose in centro storico. Rabbia dei turisti

Non sono solo i residenti a sollevare la questione. Nel mirino c’è la zona del parco Villa Colloredo Mels .

L’hotel La Ginestra in centro storico, confinante con i giardini pubblici

L’hotel La Ginestra in centro storico, confinante con i giardini pubblici

La politica del lasciar fare e dello "stiamo a vedere" alla fine non paga perché è come nascondere la polvere sotto il tappeto di casa. Parliamo di quell’eterno problema, mai affrontato con determinazione, del chiasso notturno nel centro storico che è un problema per i residenti, ma amche e soprattutto per i turisti che decidono di passare alcuni giorni in città con la speranza di trovare in collina aria più mite e, soprattutto, tanta tranquillità. Lamentele giungono sia da chi risiede nella zona del parco di Villa Colloredo Mels che dai clienti dell’hotel La Ginestra in centro storico. Alcuni, nel mese di agosto, erano giunti a un tale grado di disperazione per le notti insonni, causate da musica e rumori che giungevano dai confinanti giardini pubblici, che avevano preparato una denuncia da inviare all’autorità giudiziaria. Iniziativa poi rientrata, ma non messa nel cassetto perché a pensare di farlo seriamente è il titolare dell’hotel, stanco di dover affrontare una situazione di assoluto non rispetto delle norme che regolano le attività musicali e di spettacolo nei centri storici, che prevedono precisi livelli di decibel. Al centro dell’attenzione è finita la sede dell’Arci all’interno dei giardini pubblici, nei locali adibiti un tempo a magazzino degli attrezzi del giardiniere che curava l’oasi di verde: la struttura è stata affittato dal Comune anni addietro a un circolo privato che somministra bevande ai soli soci tesserati e che fa musica. Se si dovesse rispettare il piano di zonizzazione acustica, i giardini pubblici sono considerati zone di quiete alla stregua di aree ospedaliere, scolastiche e, appunto, parchi.

Allora a chi mai è venuto in mente di autorizzare un pub nella vecchia serra dei giardini? Nessuno ha pensato ai residenti di una zona densamente abitata e a ridosso di un albergo? Un cliente, prima di fare rientro a casa, ha detto al titolare che il prossimo anno non sarebbe più ritornato perché non ci pensa proprio a trascorrere un periodo di vacanza dovendo combattere con la musica, a volte sino alle tre di notte. Una famiglia piemontese, clienti da anni dell’hotel, ha telefonato più volte in piena notte ai carabinieri, ma anche se il comandante è intervenuto invitando a spegnere la musica, dopo qualche giorno si tutto è tornato come prima. Eppure, sempre leggendo il piano di zonizzazione acustica, i giardini pubblici rientrano nella "classe 1" dove di giorno o di notte non si potrebbero superare i 60 decibel, cioè il rumore di un’aspirapolvere. In questo caso dovrebbe essere la polizia municipale a intervenire e far rispettare queste disposizioni.

Asterio Tubaldi