ALBERTO GRECO
Cronaca

Nuovo assetto di Aimag. Arriva il "sì" dei sindaci

I primi cittadini soci dell’utility: "Posti di lavoro salvaguardati, si preserva la qualità del servizio, in particolare nel ciclo dei rifiuti" .

Mirandola, la sede della multiutility Aimag

Mirandola, la sede della multiutility Aimag

Dopo l’annuncio della proposta di intesa tra i rispettivi consigli di amministrazione di Aimag ed il colosso bolognese Hera è il momento dei chiarimenti e delle riflessioni, ma anche delle prime voci critiche. Lo difendono a spada tratta i sindaci di entrambi gli schieramenti, centrosinistra e centrodestra, che ci hanno lavorato come gruppo di contatto (Letizia Budri – Mirandola; Gloriana Dall’Oglio – Quistello; Marika Menozzi – Concordia; Tania Meschiari – Bomporto; Riccardo Righi – Carpi; Fabio Zacchi - Poggio Rusco) per conto dei 21 Comuni soci che rappresentano la parte pubblica della azienda. "La proposta di accordo industriale approvata – spiegano i sindaci - consente di mantenere tutti gli elementi chiave che Aimag ha sempre rappresentato. Viene garantita la salvaguardia di tutti i posti di lavoro dei dipendenti di Aimag. Inoltre, si preserva la qualità del servizio, in particolare nel ciclo dei rifiuti, grazie alla possibilità di replicare l’affidamento diretto tramite gara a doppio oggetto, assicurando performance elevate che le nostre comunità apprezzano. L’accordo tutela anche l’indotto sul territorio e consente di generare dividendi stabili (si parla di dividendi complessivi assicurati per 5 milioni anno per i 21 Comuni ndr) che potranno essere reinvestiti a beneficio della collettività. Questi aspetti sono stati preservati con la volontà di costruire un’intesa che non alterasse la qualità e l’efficienza dei servizi, la stabilità occupazionale e il valore economico per il territorio". Esprimono soddisfazione i primi cittadini perché comunque resteranno in capo ai Comuni il 51% delle quote azionarie di Aimag, che garantiranno "un Consiglio di Amministrazione composto al 50% da rappresentanti pubblici, una maggioranza pubblica nel Collegio Sindacale e in assemblea, affiancata da un patto di sindacato dei soci pubblici. Inoltre, - spiegano i sindaci - è prevista la costituzione di un comitato territoriale di ascolto e definizione delle strategie, rafforzando ulteriormente il coinvolgimento delle amministrazioni locali e delle comunità". Ora la parola passa ai consigli comunali che dovranno trasmettere il mandato per approvare l’accordo ai propri sindaci. L’orizzonte è concludere l’operazione entro giugno 2025. "Da qui alla approvazione di giugno c’è tempo per discuterne un po’ in vista dell’arrivo nei consigli comunali tra aprile e maggio. E’ una svolta forse inevitabile – commenta il capogruppo della civica Mirandola 50mila Giorgio Siena - viste le normative nazionali, ma occorre essere chiari: Aimag è una bella storia di cui dobbiamo essere fieri ma, come azienda del territorio, rischia di essere una storia finita. Ecco perché i termini dell’accordo dovranno essere conosciuti e discussi, prima di essere definitivi".

Alberto Greco