
"I prezzi in città sono lievitati sia per gli affitti che per le vendite. Per una basilare legge di mercato,...
"I prezzi in città sono lievitati sia per gli affitti che per le vendite. Per una basilare legge di mercato, quando l’offerta è molto inferiore alla domanda, come a Macerata, registriamo un aumento considerevole. A Macerata perlopiù gli affitti sono per studenti, ma anche lavoratori pendolari o per chi sta ristrutturando casa". Il mercato del mattone in città registra importanti aumenti. Riccardo Evangelisti, dell’omonima agenzia, e Benita Montecchiari, dell’agenzia immobiliare Crescimbeni, commentano i numeri, ricordando anche gli effetti di superbonus e bonus 110.
"Rispetto alla domanda di affitto, che è un decimo rispetto a quella di acquisto, il costo è aumentato di almeno il 10%; se prima un appartamento costava 500 euro al mese, ora se ne chiedono almeno 550. Ad affittare – spiega Evangelisti – sono soprattutto universitari, con contratti che vanno da settembre a luglio, ma anche lavoratori o persone che hanno bisogno di una sistemazione temporanea, perché stanno ristrutturando la propria residenza. I prezzi per la vendita, che rappresenta il grosso del nostro lavoro, si dividono in tre fasce. La prima, che riguarda gli immobili nuovi, si aggira attorno a 3mila euro al metro quadro; il seminuovo, che riguarda gli appartamenti costruiti attorno agli anni ‘80, vengono venduti tra i 1500 e 2mila euro al metro quadro, mentre per le case più vecchie si parla di mille euro al metro quadrato; quest’ultima fascia è la più richiesta, per cui si rimane sotto a un tetto di 200mila euro, oltre la quale è difficile si salga. Le locazioni – specifica Evangelisti –, vanno per metà a studenti, poi a lavoratori e a chi ristruttura la propria residenza".
Benita Montecchiari, oltre a sottolineare il considerevole caro affitti, che "raggiunge il 40%", ricorda che "per gli appartamenti in centro storico la richiesta è notevole. Noi lavoriamo moltissimo con gli affitti, il 70% delle richieste. Per le vendite gli acquirenti sono molto esigenti, soprattutto per quanto riguarda l’efficientamento energetico e il rifacimento post sisma; è difficile trovare case di questo tipo sotto ai duemila euro al metro quadro. I clienti sono esigenti soprattutto su consumi e impiantistica. L’interesse per le case anni ‘50 e ‘60 non c’è più, nemmeno a prezzi più bassi, mentre resta vivo quello per il centro storico, in quanto è un investimento per mettere poi l’appartamento in affitto. Bonus e superbonus incidono parecchio, soprattutto per le case efficientate, in quanto il risparmio sulle bollette è notevole".
Lorenzo Fava