PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

Polveriera Accademia di belle arti. Dal rebus sedi ai conti in sospeso, nel cda volano insulti e minacce

Attriti con la direttrice amministrativa, il prof Capparucci: "Lei non sa lavorare, fosse per me la impiccherei". Dai verbali del consiglio d’amministrazione spunta un debito con un ristorante del centro per una cena.

Polveriera Accademia di belle arti. Dal rebus sedi ai conti in sospeso, nel cda volano insulti e minacce

Acque agitate all’Accademia di belle arti, tra sedi ballerine, statuti in evoluzione, studenti che si dimettono dalla Consulta, conti in sospeso e parole pesanti, con offese e minacce, che volano in consiglio di amministrazione, riportate persino nei verbali ufficiali. Sulla questione degli spazi, l’Accademia ha acquistato l’ex palazzo del catasto in piazza Mazzini, per un milione e 750mila euro. Ma per renderlo utilizzabile servono altri 5 milioni, ancora non pervenuti. Intanto, per la sede di via Berardi la Provincia, proprietaria del palazzo, chiede il pagamento dell’affitto, visto che ora per decisione del ministero il comodato gratuito è possibile solo per le scuole superiori.

Intanto la Fondazione Carima ha chiesto indietro palazzo Galeotti in piazza Vittorio Veneto, i cui spazi sarebbero stati chiesti da Confindustria. Altri locali a disposizione dell’Accademia in via Garibaldi non sono più in regola per le misure di sicurezza. Per questo ci sarebbero trattative in corso per altri spazi in palazzo Torri, dove dovrebbero andare centinaia di studenti. Il trasloco sarebbe imminente, ma non ci sarebbe ancora alcun atto ufficiale. Su questa e su altre pratiche, sono nati alcuni contrasti nel consiglio di amministrazione con il direttore amministrativo Vera Risso. L’Accademia avrebbe anche proposto ai ministeri dell’università e dell’economia la modifica dello statuto, per nominare direttamente il direttore amministrativo. Ma i nuovi statuti proposti – tre versioni – non sono mai stati approvati dai ministeri, che li hanno ritenuti irregolari. Ma quando il direttore amministrativo ha esposto i rilievi del ministero al consiglio, lo scorso gennaio, qualcuno se l’è presa con lei. In particolare il professore di lightdesing Piergiorgio Capparucci, le cui parole sono nel verbale pubblicato nel sito dell’Accademia: "Le decisioni che prende il cda – ha dichiarato Capparucci, rivolgendosi alla direttrice amministrativa – lei non le distorce come vuole, se lo ficchi bene in testa, si guardi, lei ha stufato anche i muri". Il verbale prosegue parlando dei rilievi del Mef: "Se fosse per me la impiccherei – prosegue Capparucci, sempre rivolto alla direttrice amministrativa –, non può scrivere quello che vuole sui verbali. Lei non sa lavorare, lei porta solo problemi, non porta soluzioni. Lei non sa lavorare, questa è la verità, non me ne frega proprio niente se si offende". Il vebale dà conto del silenzio su queste parole della direttrice didattica Rossella Ghezzi, e del presidente del Cda Giovanni Dessì. Alla seduta successiva, a febbraio, il verbale documenta le scuse del professor Capparucci al consiglio di amministrazione: "L’enfasi del mio intervento mi ha portato a pronunciare parole non adeguate per un corretto confronto. Inoltre, questo mio dire ha messo in difficoltà il presidente e il direttore". Neanche un cenno all’oggetto degli insulti, la direttrice amministrativa. Sempre dal verbale di gennaio, si scopre anche un altro motivo di attrito tra Ghezzi e la direttrice amministrativa: un debito dell’Accademia con un ristorante del centro, per una cena con 50 persone del 14 luglio 2023. Sul punto, come si legge nel verbale, Risso spiega di aver sollecitato più volte la direttrice didattica a dare la lista degli invitati, poiché la legge vieta di pagare pasti a studenti e docenti. Ma la direttrice didattica avrebbe proposto "un elenco fittizio, sono io che te lo garantisco, a te cosa importa". E anche questo è agli atti. La maretta si era percepita anche nei giorni scorsi, quando quattro studentesse della Consulta si sono dimesse, spiegando per iscritto "di essere state messe in mezzo ad argomenti che sono fuori da ogni nostro e vostro campo di interesse". Su nessuno di questi argomenti, interpellata dal Carlino, la direttrice Ghezzi ha voluto rilasciare commenti o dichiarazioni.