"Closing the Gap. Breastfeeding Support for All", ovvero colmare il divario nel sostegno all’allattamento al seno per tutti. È questo il tema della Settimana Mondiale dell’Allattamento Materno 2024, che in Italia si celebra dall’1 al 7 ottobre, e che quest’anno si concentra sulla necessità di migliorare il sostegno all’allattamento al seno per ridurre le disuguaglianze, con particolare attenzione alle situazioni di emergenza e crisi. Il latte materno, come evidenziato dall’Oms, rappresenta uno "scudo prezioso" che protegge i piccoli, non solo nei primi mesi, ma per tutto l’arco della vita, riducendo, ad esempio, l’incidenza di malattie cardiovascolari e metaboliche, dall’ipertensione al diabete.
Un fronte rispetto al quale, grazie ad una consolidata collaborazione tra i reparti di Ostetricia-Ginecologia, diretto da Mauro Pelagalli, e di Pediatria-Neonatologia, diretto da Martina Fornaro, l’ospedale di Macerata ha attivato da tempo procedure virtuose, con ottimi risultati. Nell’ospedale di Macerata, secondo punto nascita delle Marche (1.296 nati nel 2023) il sostegno all’allattamento inizia già dalla sala parto, dove viene praticato da subito il contatto "pelle a pelle", direttamente correlato ad un buon avvio dell’allattamento materno. Al Nido, il "rooming –in", cioè la possibilità per la neo mamma di avere il bimbo nella propria stanza 24 ore su 24 e occuparsene fin da subito, con la garanzia del supporto del personale sanitario, è una pratica sicura ormai da anni, favorisce il contatto del neonato con mamma - e papà - e sviluppa un efficace allattamento al seno. Durante i giorni del post-partum è questo il compito al quale si dedicano le infermiere pediatriche e le ostetriche. L’impegno richiesto è ancora maggiore quando si ha a che fare con i neonati prematuri. Questi (nel 2023 a Macerata il 6% delle nascite totali) possono praticare, nel reparto di Neonatologia, la "kangaroo therapy", un metodo di cura in cui il neonato pretermine o di basso peso viene posizionato nudo col solo pannolino, prono, a contatto pelle a pelle sul petto del genitore. Non solo. Le madri vengono supportate nell’avvio dell’allattamento materno anche quando i neonati sono ancora troppo piccoli e delicati per potersi nutrire direttamente al seno, somministrando il latte della loro mamma con la tecnica del "gavage" (l’alimentazione tramite un sondino gastrico). Ci sono, inoltre, camere dedicate alle mamme che, in questo modo, restano accanto ai neonati ancora ricoverati per accudirli e non perdono la continuità dell’importantissimo contatto dei primi giorni di vita. Il bello è che spesso queste camere diventano "famigliari", per genitori e neonati, soprattutto quando a nascere prima del tempo sono coppie (o triplette) di gemelli, per cui il tempo prima della dimissione viene utilizzato per garantire un corretto avvio dell’allattamento e della "routine" di accudimento. Il tutto, ovviamente, è reso possibile da uno straordinario lavoro di squadra che continua anche dopo le dimissioni dall’ospedale, con personale e spazi a questo scopo dedicati.