Non si placano le polemiche sulla discarica. "È chiaro che Macerata fa le sue scelte, ma si va verso l’eliminazione delle discariche. Un conto quelle che sono in funzione, ma attivarne una tra quattro anni non ha senso". Erano state queste le parole dell’assessore regionale dell’Ambiente Stefano Aguzzi. Affermazioni che sono finite nel mirino del comitato "Corridonia green No discarica" guidato da Andrea Germondari (nella foto). "Cosa significhi questo allo stato attuale della procedura di analisi e scelta della discarica provinciale dell’Ata 3 non è dato sapere – sottolinea –. Sarebbe bello che adesso le istituzioni preposte facciano chiarezza". Proprio in questi mesi il team dell’Università di Ancona sta effettuando i sopralluoghi sulle 35 macroaree ancora in gioco per ospitare il nuovo impianto di smaltimento rifiuti provinciale. "Sappiamo che il Comune di Cingoli ha posto il veto sull’ampliamento della discarica sul suo territorio fino a quando non verrà deciso il nuovo sito – spiega Germondari – e che le 35 macroaree selezionate sono potenzialmente idonee per una discarica di rifiuti speciali, ad iniziativa privata, ed anche per le ceneri che produrrà l’inceneritore proposto nell’aggiornamento del Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti. Le tempistiche regionali purtroppo non combaciano con le scadenze del Piano d’Ambito e se il rapporto finale dell’Università di Ancona dovrà essere pronto per fine dicembre o gennaio, nel frattempo non ci sarà ancora il nuovo Prgr. Ora stiamo aspettando l’incontro chiesto al Comune di Corridonia per parlare del metodo di scelta del sito".
Diego Pierluigi