REDAZIONE MACERATA

Spazi non a norma, il cinema non può riaprire

La Sala Gigli di Recanati resta chiusa e, dopo i lavori, dovrà essere affidata con un bando pubblico. Il caso diventa politico

L’amarezza del presidente del Circolo del cinema Beniamino Gigli

L’amarezza del presidente del Circolo del cinema Beniamino Gigli

Salta la programmazione cinematografica alla sala Gigli per il 2024, e con ogni probabilità sino alla primavera 2025, e partono feroci critiche da parte dei vecchi amministratori, quali l’ex sindaco Antonio Bravi, nei confronti dell’attuale esecutivo a guida Pepa accusato di indifferenza al problema.

L’accusa è di non avere affatto l’intenzione di mantenere in piedi un’attività che faticosamente era stata riaperta – dopo anni di assenza – nel 2023 grazie alla collaborazione con il Circolo del cinema. La questione, però, non sembra ridursi solo a un mancato interesse da parte del Comune. Emergono, infatti, vincoli normativi e obblighi di legge, segnalati anche da vigili del fuoco e Camera di commercio, che impongono interventi urgenti per garantire la sicurezza e la piena funzionalità della sala. Dopo l’anno di sperimentazione, che in via eccezionale è partito con la concessione in comodato d’uso gratuito della gestione della sala al Circolo del cinema, dopo che il Comune aveva speso 60mila con tanto di utenze a carico del bilancio comunale, nel luglio scorso, ha spiegato in consiglio Ettore Pelati, assessore alla cultura, "proprio a dimostrazione della nostra volontà che il cinema resti una realtà a Recanati abbiamo stanziato, con una variazione di bilancio, 20mila euro per risolvere le prime problematiche tecniche. La polemica politica montata sul caso è, dunque, infondata".

Anche il sindaco Pepa si è detto fiducioso: "Stiamo lavorando per reperire ulteriori 40mila euro da inserire nel bilancio 2025. Le verifiche tecniche, condotte tra settembre e ottobre, hanno evidenziato nuovi interventi necessari per la riqualificazione degli impianti, fondamentali per rispettare le normative di sicurezza di una struttura che ha carattere commerciale. Riaprire la Sala Gigli è una priorità per questa giunta".

L’incertezza della tempistica dei lavori alimenta, però, la frustrazione degli ex gestori della sala. Il presidente del Circolo del cinema, Beniamino Gigli, esprime amarezza per la situazione: "Non sappiamo quando la sala sarà finalmente messa a norma e riaperta. Inoltre, il Comune ha annunciato che, una volta completati i lavori, si procederà con un regolare bando per affidare la gestione a un soggetto idoneo. Per questo, con grande dispiacere da parte mia, del Circolo del cinema, della ditta Alfastudio di Stefano Carella, che è stata l’anima tecnico-economica della gestione, e di tutti i collaboratori che ci hanno aiutato, comunichiamo alla cittadinanza che il cinema Sala Gigli non riaprirà a tempi brevi e, soprattutto, non riaprirà con l’affidamento al Circolo del cinema Recanati". Purtroppo – si ribadisce a palazzo – nessuna attività di tipo commerciale su una proprietà pubblica può essere affidata a privati senza una regolare gara di appalto.

Asterio Tubaldi