
Il Polisportivo potrebbe lasciare il posto a case, albergo e centro commerciale
"Spostare lo stadio è il mio sogno". Si insediava con questo obiettivo, quasi otto anni fa, il sindaco Fabrizio Ciarapica, e ci siamo arrivati. Quanto meno alla proposta perché martedì pomeriggio, nella sala giunta di Palazzo Sforza, tutta la maggioranza si è riunita per ascoltare i rappresentanti di una società del milanese arrivati a Civitanova con un progetto che prevede la demolizione del Polisportivo per fare spazio a un nuovo quartiere con un centro commerciale, un albergo, un parcheggio multipiano. Operazione che sfiora, sulla carta, i 130 milioni di euro su un’area di 25mila metri quadrati. Tutto fronte mare, il che moltiplica il valore dell’affare edilizio e commerciale.
E il Polisportivo che fine fa? Non è stata chiarita – a quanto riferiscono alcuni dei presenti al summit – quale sia la destinazione, per quanto si sta valutando l’ipotesi di sfruttare l’area antistante l’uscita della superstrada, a fianco dell’hotel Cosmopolitan, uno spazio tra la ferrovia e la statale Adriatica. Chi era in sala giunta ha ascoltato senza esporre alcun orientamento e, ora, ogni partito della maggioranza di centro destra farà le sue valutazioni per poi, alla prossima riunione di coalizione, dire la propria. Il piano, se portato avanti, stravolgerà lo skyline e la vocazione sportiva della zona sud, che in quel comparto ospita lo stadio della Civitanovese, il Circolo tennis, palestre, il complesso del tiro a volo. In ogni caso, top secret per il momento i dettagli di quello che i privati hanno portato nelle loro valigette con l’intento di investire pacchi di milioni a Civitanova, approfittando dell’appetibilità che in questo periodo – come peraltro anche in passato – la città rappresenta sotto il profilo immobiliare.
Il Polisportivo è uno dei pochi stadi realizzati sulla dorsale adriatica e affacciato sul mare. Malconcio in verità, e viene quasi da pensare che anche per questa proposta di demolirlo di cui si sta discutendo ora l’amministrazione abbia deciso di non destinare nemmeno un euro alla sua riqualificazione, nel bilancio approvato con le spese per il 2025. Detto questo, ogni progetto di abbatterlo per spostarlo ha incontrato finora la resistenza delle città, e in particolare dei tifosi rossoblù.
La proposta che è stata illustrata l’altro pomeriggio in Comune scavalca anche le ambizioni di Mauro Profili, presidente della Civitanovese, che da tempo sta arando il terreno per portare avanti l’idea di realizzare un impianto sportivo nuovo e fare spazio anche a cubatura con destinazione commerciale e abitativa.