Vaccino Covid, le percentuali: primo Appignano. Macerata virtuosa, Civitanova in coda

Ecco la classifica comune per comune: anche Porto Recanati nel gruppo degli ultimi. Laici: "No vax più attivi sulla costa"

Vaccinazioni Covid

Vaccinazioni Covid

Macerata, 28 agosto 2021 - Nella geografia delle vaccinazioni nei comuni della provincia sul podio c’è Appignano: 78,2% di vaccinazioni rispetto alla popolazione generale. All’ultimo posto, invece, con una percentuale del 49,9% si trova Ussita. Nella graduatoria generale i primi dieci comuni, quelli che vantano le percentuali migliori, sono – oltre ad Appignano – Petriolo, Matelica, Monte San Martino, Mogliano, Montecassiano, San Severino, Macerata, Sant’Angelo in Pontano e Sarnano. Un gruppo composito di centri piccoli e medi, dell’entroterra e della fascia collinare, in cui appare rilevante la presenza del capoluogo. Gli ultimi dieci comuni, quelli in cui si registrano le percentuali più basse, sono Montefano, Civitanova, Pieve Torina, Valfornace, Porto Recanati, Bolognola, Serravalle, Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo e Ussita. Anche in questo caso ci sono centri piccoli e medi, ma non sfugge il fatto che ci siano due importanti centri della fascia costiera, in particolare Civitanova, la città che conta il maggior numero di residenti in provincia, e Porto Recanati. È chiaro che i motivi per cui ci sono più vaccinati in un Comune piuttosto che in un altro sono tanti e diversi, ma senza dubbio il quadro che emerge sollecita più di una riflessione. Si può, ad esempio, pensare che nei piccoli centri montani, a far crescere la percentuale possa essere il fatto che la popolazione sia soprattutto composta da anziani, soggetti fragili vaccinati con corsi preferenziale.

Ma così non è, almeno non in tutti i casi. Conta, sicuramente, una diversa "sensibilità" dei cittadini che, specie nelle piccole realtà, può essere condizionata dagli orientamenti dei più giovani (figli e/o nipoti). E conta, anche l’influenza che possono esercitare, non solo tramite i social, i gruppi no vax. "Storicamente – sottolinea Franca Laici, direttrice dell’Unità operativa complessa di prevenzione delle malattie infettive dell’Area Vasta 3 di Macerata – lungo la fascia costiera in particolare, ma anche nell’area di Tolentino e zone limitrofe, ci sono gruppi no vax particolarmente attivi. Se si confrontano le percentuali riferite alle vaccinazioni ordinarie che si fanno ai bambini con quelle riferite al Covid ci si accorge che Civitanova e la fascia costiera presentano comunque le percentuali più basse. Poi, è chiaro che ci siano anche altri fattori". Secondo la Laici c’è comunque una parte della popolazione che di vaccinarsi proprio non ne vuol sapere, nonostante tutte le sollecitazioni e le campagne di sensibilizzazione. Ad ogni modo il lavoro va avanti, anche se nel mese di agosto c’è stato un certo rallentamento. "Numeri alla mano, però, possiamo già dire che a settembre il numero delle vaccinazioni tornerà ad accelerare, con circa 500/600 somministrazioni al giorno, tra prime e seconde dosi, sia nell’hub di Macerata che in quello di Civitanova, a cui bisogna aggiungere il centro di Matelica che marcia con circa 250 somministrazioni al giorno". Quanti ai giovanissimi e ai giovani che si apprestano a tornare in aula il giudizio è in chiaroscuro. "In alcuni giorni sono di più, in altri meno. Al momento non c’è un particolare afflusso", evidenzia la Laici, confermando i dati diffusi pochi giorni fa dall’Ufficio scolastico regionale che vedono la provincia di Macerata all’ultimo posto nelle Marche (52% di giovani tra 12 e 18 anni non ancora vaccinati).