Verso una nuova serie C blasonata Recanatese, già quattro conferme

Altre trattative in dirittura d’arrivo, ma ci sono delle società alle prese con problemi di sopravvivenza

Alcune squadre sono ancora impegnate nei playoff ed altre hanno problemi ben più urgenti da risolvere con in gioco la loro stessa sopravvivenza, non vi è quindi dubbio che la Recanatese si sia già portata avanti nel lavoro di costruzione del nuovo organico. Forse nessuno, oltre alla certezza sul nome dell’allenatore, ha già rinnovato con quattro giocatori, il capitano Sbaffo, Ferrante, Morrone ed ultimo in ordine di tempo, il portiere Meli con altre trattative che sono comunque in fase avanzata o in via di definizione. In più c’è il discorso apertissimo relativo alla cessione di Guidobaldi sul quale si sono incentrate le attenzioni di diversi clubs ma che parrebbe non lontanissimo dall’approdo nell’orbita di una società di massima serie.

Guardando invece oltre il proprio orticello, al di là di Cesena e Virtus Entella, in piena corsa per il quarto posto in B, sono molteplici le piazze che, in quello che dovrebbe essere il prossimo girone centrale, sono in alto mare, per non dire peggio. Chi si trova in una situazione disastrosa, tanto che il suo futuro è molto più che a rischio, è il Siena che deve ripianare 5,5 milioni di debiti pregressi e la salvezza del club con la conseguente regolare partecipazione al campionato, appare un’ipotesi che avrebbe, al momento, del miracoloso. Tra l’altro all’attuale dirigenza bianconera è stata pure revocata la concessione dello stadio "Franchi" per, si legge testualmente, "inadempienze contrattuali" e stesso dicasi per il campo di allenamento per cui si può davvero dire che la Robur è senza casa e ad un passo dal fallimento. In tantissimi altri contesti regna, sovrana, l’incertezza, frutto talvolta di un annunciato ridimensionamento del budget e di conseguenza di obiettivi tutti da definire.

È vero che siamo ancora a maggio ma, per qualche compagine, l’annata agonistica 22-23 è terminata da oltre un mese ed anche, per rimanere in zona, i segnali che arrivano da Pesaro e Fermo non sono del tutto confortanti.

Insomma le incognite sono ancora tantissime mentre il calendario degli adempimenti per l’iscrizione, fissato dalla Federcalcio per ottenere la sospirata "licenza nazionale", è serratissimo ed anche entro il 31 maggio, senza scendere troppo nei dettagli, ci sono delle incombenze notevoli senza le quali si incorrono in sanzioni pesanti che partono da un minimo di 10mila euro. La prima vera "deadline" è fissata invece per il 20 giugno, termine assolutamente perentorio, con la famosa fideiussione a prima richiesta di 350 mila euro e l’assolvimento dei pagamenti a tutti i tesserati, i dipendenti, i collaboratori addetti al settore sportivo ed i compensi professionali previsti dalla normativa. E potrebbero esserci amare sorprese.

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