Alluvione Marche, Curcio: "Evento molto peggiore di quanto previsto"

Il capo della Protezione Civile e il presidente della Regione si sono precipitati ad Ancora per una riunione operativa. Sono un centinaio gli sfollati

Ancona, 16 settembre 2022 - La Regione Marche ha chiesto lo stato di emergenza per l’alluvione che si è abbattuta nella notte nelle province di Ancona e Pesaro e Urbino. “Il consiglio dei ministri sta lavorando alla delibera - ha detto Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile nazionale, arrivato questa mattina ad Ancona in aereo - sono stati momenti di terrore nella notte ed è caduta una quantità straordinaria di acqua”. Curcio ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo essere uscito dalla sede della Protezione Civile regionale, dove si è tenuta una riunione operativa con tutte le autorità, forze di polizia, vigili del fuoco e il presidente della Regione Francesco Acquaroli. Sull’allerta meteo data solo per gialla ieri, Curcio ha detto “sarà da approfondire” osservando come “priorità adesso alle persone e al ripristino dei territori per le utenze anche di acqua e gas”.

Alle 11.30 Curcio e Acquaroli hanno lasciato Ancona per dirigersi nei comuni alluvionati: Ostra, Trecastelli, Barbara, Sassoferrato, Arcevia e la vallata dell’Esino. Al momento si contano alcune centinaia di sfollati. L’assessore regionale alla Protezione Civile Stefano Aguzzi ha parlato di “una emergenza inaspettata”.

Il prefetto di Ancona Darco Pellos ufficializzerà il numero di vittime e disperse nel pomeriggio in una apposita conferenza stampa ancora da convocare e si è limitato a dire che “le ricerche dei dispersi riguardano anche dei minori”.  

Poco dopo è arrivato l'ok dal Consiglio dei Ministri per lo stato d'emergenza alla Regione Marche.

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Curcio ha anche dichiarato ai giornalisti, al termine del vertice, che "i bollettini (meteo, ndr.) sono pubblicati, quindi c'è un tema di allertamento: appare abbastanza evidente che l'evento, per come si è sostanziato, è stato molto, molto peggiore rispetto a quello che in qualche modo era stato previsto. Questo è evidente e influisce sulla catena di allertamento".

"Credo che dobbiamo concentrarci sulle cose da fare adesso - ha aggiunto - sul tema dell'allertamento bisognerà certamente approfondire, però è un dato di fatto che sia stato un evento maggiore di quello previsto". 

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Un'immagine aerea di Senigallia
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