Alluvione Marche, il superstite: "Sono uscito dal garage in tempo, gli altri no..."

Lacrime, disperazione e lutto: nei luoghi del disastro e della morte la gente è attonita

Ancona, 16 settembre 2022 - Lacrime, disperazione, purtroppo anche lutto. Nei luoghi del disastro e della morte la gente è attonita. C'è chi ha perso parenti, amici, un figlio. "Io ho visto la morte in faccia", racconta Vale 41 anni, di origine albanese, ancora sotto choc dopo l'ondata di piena del fiume Nevola (Ancona) che ha inondato la vallata con l'acqua che ha allagato il pianterreno della villetta a due piani dove abitano anche il nonno del fidanzato e la compagna del nonno.

Alluvione Marche, famiglia distrutta: "Andrea e Giuseppe Tisba morti come topi"

Le strade allagate  per l'ondata di piena del Misa a causa delle forti piogge a Senigallia
Le strade allagate per l'ondata di piena del Misa a causa delle forti piogge a Senigallia

Allagamenti ad Ancona: morti e dispersi. A Senigallia è esondato il fiume Misa

Proprio quest'ultima, Rina, 75 anni, è stata uccisa dal fiume d'acqua che è entrato in casa, mentre tentava di chiudere le finestre. Racconta Vale: "Ero di riposo ieri ed ero a casa, il mio compagno lavorava, altrimenti sarebbero morti anche il nonno e mia figlia. Ci siamo salvati andando di sopra. Non sono riuscita a raggiungere Rina, sarei morta anch'io".

Foto aerea delle Marche (Ansa)
Foto aerea delle Marche (Ansa)

Il direttore dell'ufficio postale di Pianello d'Ostra, Federico Federiconi,  racconta il suo strazio: "Nel nostro palazzo ci sono stati due morti, padre e figlio. Poveretti. È stato peggio dell'ultima volta. Il ponte ha fatto da tappo e l'acqua si è alzata velocemente, entrando nelle case fino quasi al soffitto. Ora è tutto malta, le auto portate anche a 4-500 metri di distanza, ribaltate sulla carreggiata". 

Il padre e il figlio, Giuseppe e Andrea Tisba, di 65 e 25 anni, sono morti in un garage, dove erano scesi per recuperare le macchine. Una tragedia, di cui c'è il racconto, perché un'altra persona nella stessa loro situazione è riuscita a salvarsi poco prima che arrivasse l'ondata dell'acqua che ha travolto le vittime. Il superstite si chiama Claudio Olivi. "Sentivamo un grande boato, però non immaginavamo che fosse così tanta acqua", ha raccontato a il Resto del Carlino. "Lì per lì siamo corsi di sotto e tirare fuori le macchine. Ancora l'acqua non stava arrivando, però si sentiva questo grande boato. Gli altri due erano venuti per fare la stessa cosa che ho fatto io (giusto il tempo per tirare fuori la macchina), ma non hanno fatto in tempo". Olivi, dunque, è uscito dal garage prima degli altri, appena in tempo. Quando è uscito c'era un po' di acqua e di fango, mentre gli altri inquilini erano ancora di sotto, nel garage. "Io ero davanti, stavo uscendo", racconta. "L'altro era dietro, in macchina e non si apriva il garage" e così sono stati travolti dalla piena del fiume.

Il luogo dove sono morte tre persone a causa della bomba d'acqua a Pianello di Ostra -Ansa
Il luogo dove sono morte tre persone a causa della bomba d'acqua a Pianello di Ostra -Ansa

Lungo le vie interne che conducono a Pianello, frazione di Ostra (Ancona), invece, altre strade chiuse e invase dal fango e campi allagati. A una decina di chilometri da Pianello i segni della devastazione procurata dalla bomba d'acqua sono evidenti e devastanti. Cartelli stradali e recinzioni divelti, sul ciglio di una strada c'è anche una poltrona portata dalla corrente. "È stato un disastro, l'acqua è entrata ovunque, ma qui è andata bene visto che non ha fatto vittime", racconta Tudor, cittadino rumeno da anni in Italia, mentre sta ripulendo il garage. Ci sono inoltre problemi di connessione telefonica e internet.

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La distruzione dopo l'alluvione nelle Marche
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