Amazon nelle Marche, speranze e polemiche sul progetto

L’apertura di un magazzino a Valencia non escluderebbe la presenza del colosso statunitense a Jesi. Ciccioli (Fd’I): "L a società ha rinnovato l’interesse per il polo all’Interporto. I ritardi? Non per colpa nostra"

Amazon, attesa a Jesi

Amazon, attesa a Jesi

Jesi (Ancona), 22 maggio 2022 - "Nella regione di Valencia aprirà un magazzino Amazon entro il mese prossimo". È quanto emerge da fonti Amazon dopo le polemiche sulla presunta fuga di Amazon da Jesi verso il sud della Spagna, investimento di cui si è parlato durante e dopo l’audizione in Regione del presidente di Interporto Marche Massimo Stronati, Ma l’hub di Valencia, secondo quanto trapela, sta per essere inaugurato e verrà implementato solo per sopperire al fatto che il progetto francese ha incontrato degli intoppi. Un progetto, quello del Sud della Spagna, a cui la multinazionale tramite un altro general contractor rispetto a quello scelto per le Marche (Scannell) sta lavorando da tempo.

L’hub di Valencia inoltre avrebbe un raggio di azione abbastanza limitato e dovrebbe servire solo Spagna, Portogallo e la Francia del Nord. A marzo scorso Amazon ha rinunciato al progetto di costruire un deposito a Petit-Couronne, nei pressi di Rouen, in Francia. Lo ha annunciato Gazeley, società che avrebbe dovuto affittare la struttura al colosso statunitense del commercio elettronico. Il sindaco di Petit-Couronne, Joel Bigot, aveva dichiarato ai media francesi che il progetto avrebbe portato tra i 1.000 e i 1.800 nuovi posti di lavoro con ricavi fino a 600mila euro.

"I differenti ricorsi contro i permessi di costruzione o l’autorizzazione ambientale hanno rallentato il progetto" ha detto il primo cittadino. Un po’ come è successo a Jesi dove il progetto era stato presentato due anni fa? Intoppi ci sono stati ma il nuovo consiglio di amministrazione di Interporto sta lavorando con Scannell per riallacciare i rapporti e arrivare a varare il progetto entro il 2024. Luglio 2022: è il termine entro il quale se la variante urbanistica fatta partire dalla giunta jesina non subirà intoppi (c’è tempo fino al 23 giugno per le osservazioni) si potrebbe avere il via libera alla costruzione del mega hub da oltre 60mila metri quadrati coperti all’Interporto.

"Ho contatti quasi giornalieri con i vertici operativi delle varie società – spiega Carlo Ciccioli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale – Amazon non è contenta per il ritardo di certo non imputabile alla Regione Marche, ma ad altri soggetti ben identificabili. Abbiamo però, ricevuto, anche personalmente, rassicurazioni sull’immutato interesse per il polo logistico da ubicare all’interporto (nel 2024, ndr). Sull’Interporto si incrociano una serie di interessi confliggenti e storie societarie non sufficientemente solide e capitalizzate che intralciano il buon esito dell’investimento. Tutte le radici di questa storia cominciano dall’amministrazione Ceriscioli e proprio dal Pd – continua Ciccioli – da lì sono derivati i problemi e l’amministrazione Acquaroli ha dovuto mettere riparo a percorsi arditi anche per tutelare gli ingenti investimenti dedicati all’Interporto e i diritti sui beni della società".

"Il Pd – replica la consigliera regionale Manuela Bora – si è limitato a riferire le dichiarazioni del presidente Stronati che in commissione ha menzionato la ’fuga’ di Amazon da Jesi verso Valencia, senza che alcuna domanda, richiesta o riferimento a ciò fosse mai stato avanzato dai consiglieri. Stronati ha evidenziato come il primo tentativo di accordo con Amazon fosse fallito, determinando la scelta della multinazionale di collocare altrove lo stabilimento. Pertanto, invece di criticare il Pd, invito chi ha nominato Stronati a fare una bella riflessione".

Amazon sarebbe un’opportunità unica non solo per la provincia di Ancona ma per l’intera regione, con mille posti di lavoro diretti e almeno altrettanti tra indiretti ed indotto. Ecco che allora tutti vanno in pressing per arrivare al buon esito della travagliata vicenda: "In un momento di crisi economica causata dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina queste occasioni non devono essere perse" dice il senatore del Movimento 5 Stelle, Mauro Coltorti.