Le Marche sfidano la crisi energetica. L'export trascina la manifattura

Luci e ombre dai dati di Confindustria a Fermo. Il viceministro Albano: "L’Italia centrale deve ripartire"

Fermo, 10 dicembre 2022 - "Far ripartire l’Italia centrale è centrale per l’Italia". Con queste parole il sottosegretario all’Economia, Lucia Albano, ha sintetizzato, nel corso dell’assemblea di Confindustria Fermo, l’impegno del governo per assicurare una nuova fase di sviluppo al sistema economico delle Marche. La situazione congiunturale emersa dai lavori assembleari che ha visto, tra gli altri, la partecipazione del presidente nazionale di Confindustria Carlo Bonomi, è stata analizzata, attraverso i dati dal presidente di Confindustria Fermo, Fabrizio Luciani.

Luci e ombre dai dati di Confindustria a Fermo con il viceministro Albano
Luci e ombre dai dati di Confindustria a Fermo con il viceministro Albano

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"Secondo i dati del Centro studi – ha spiegato Luciani – l’industria manifatturiera chiude il terzo trimestre 2022 ai livelli del 2021. L’incremento è dello 0,2% e presenta dinamiche molto differenti tra i diversi settori dell’economia. Alcuni comparti hanno sofferto il rallentamento della componente della domanda interna, mentre altri hanno beneficiato della ripresa dell’export. Le difficoltà sui mercati di approvvigionamento, la crescita dei costi e l’impennata dei prezzi di vendita stanno comprimendo la flessibilità di azione delle imprese, con rischi evidenti per la regolarità e la continuità dei processi produttivi".

Analizzando la situazione del proprio territorio Luciani ha aggiunto: "Per quanto riguarda le esportazioni, Fermo fa registrare un +29,8%, nei primi sei mesi del 2022, con un export marchigiano sul totale nazionale che è salito dal 2,4% al 3,4% e con una crescita che ha riguardato sia le vendite verso i Paesi Ue (+63%), sia quelle verso i Paesi extra Ue (+85,2%). Ma come sottolinea il presidente Fenni, che guida la nostra sezione calzaturiera, i dati vanno letti con attenzione: sono infatti le griffe a correre, come dimostrano i dati di Cina e Francia. I piccoli soffrono, soprattutto la non brillante domanda interna".

"Nelle Marche sono previste nei prossimi mesi sono previste 30 mila nuove assunzioni ha sottolineato invece il presidente regionale di Confindustria, Roberto Cardinali –, ma il 49,5% delle imprese hanno difficoltà a reperire manodopera specializzata. I giovani trovano sempre meno attrattiva l’industria, ma il comparto manifatturiero è quello che sta generando più opportunità di impiego". Nel corso della tavola rotonda moderata dalla giornalista del Tg1 Barbara Capponi sono intervenuti l’onorevole Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e il governatore Francesco Acquaroli che ha evidenziato l’impegno della Regione a "individuare la migliore procedura per dare attuazione alle Zone Economiche Speciali".

Il presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini ha annunciato che a giugno nelle Marche si svolgerà la convetion delle Camera di Commercio estere con un confronto importante con gli imprenditori. Inoltre è intervenuto anche il presidente del Confidi Unico, Paolo Mariani. Conclusioni affidate al presidente nazionale di Confindustria, Carlo Bonomi, che ha analizzato la manovra del governo. "Era necessario mettere buona parte delle risorse per fronteggiare il caro energia – ha sottolineato –, ma serve più attenzione per lavoro e crescita. La miglior forma per generare ricchezza è creare posti di lavoro. Dateci la possibilità di creare posti di lavoro".