CronacaCovid, guariti e di nuovo infetti: 245 dannati nelle Marche

Covid, guariti e di nuovo infetti: 245 dannati nelle Marche

Dall’inizio della pandemia tanti sono stati i marchigiani che hanno avuto una ricaduta dopo essersi negativizzati. Anche per colpa delle varianti

Covid: i guariti e di nuovo infetti nelle Marche

Covid: i guariti e di nuovo infetti nelle Marche

Pesaro, 2 novembre 2021 - Non si può dire che i guariti non contrarranno più il Covid. Ma sembra chiaro che si tratta di una possibilità molto rara, pari allo 0,2%, che raddoppia però tra gli anziani con più di 80 anni e nella fascia 25-39 anni. C’è anche chi ha preso due diverse varianti del virus, mentre non esistono, in tulle le Marche, reinfezioni che riguardino bambini da 0 a 5 anni. E’ quanto emerge dai dati sui ’reinfettati’ – cioè quelli che sono guariti dal virus ma l’hanno ripreso – nel nostro territorio.

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Dall’inizio della pandemia ci sono state nelle Marche 245 persone che, pur avendo avuto il virus, si sono reinfettate,  su un totale di 122.619 contagi complessivi. La percentuale è pari allo 0,19%. Un dato che dunque delinea un quadro rassicurante: ovvero è assai raro che chi ha contratto il virus possa contagiarsi nuovamente. 

I dati si riferiscono a coloro che hanno avuto due tamponi positivi a distanza di almeno 90 giorni: non potendosi trattare della stessa infezione, si assume che ci sia stata una ricaduta. Ma ci sono casi di chi ha fatto due tamponi, risultati entrambi positivi, a meno di tre mesi l’uno dall’altro. In quel caso – per evitare di prendere per una ricaduta il caso di un positivo che tarda a negativizzarsi – è stato fatto un sequenziamento del virus per dimostrare la diversa presenza di varianti. Ed è emerso che ci sono effettivamente casi di persone che hanno preso il virus originario, e poi una sua variante.

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Un problema che oggi riguarda anche la temuta variante Omicron, di cui ancora si sa molto poco, ma a proposito della quale proprio ieri l’Oms ha dichiarato: "Le prove iniziali suggeriscono che potrebbe esserci un aumento del rischio di reinfezione con Omicron: ovvero le persone che hanno precedentemente avuto Covid-19 potrebbero essere reinfettate più facilmente con Omicron rispetto ad altre varianti".  

Resta da capire quanto, questi ’reinfettati’, abbiano sviluppato forme severe tali da finire in ospedale. E se queste persone siano state anche vaccinate tra un contagio e l’altro. I dati non arrivano a una analisi così approfondita, ma dal momento che le reinfezioni (quanto meno quelle diagnosticate) sono eventi assai rari, ancora di più lo saranno quelli che hanno sviluppato forme gravi.  

Certo è che le ricadute sembrano colpire maggiormente i soggetti molto anziani: nelle Marche, su 10.244 casi totali emersi in questa fascia d’età, sono 42 quelli che si sono reinfettati, pari allo 0,4%, un dato sempre limitato, ma comunque doppio rispetto alla media. Questo per il fenomeno dell’immunosenescenza: con l’avanzare degli anni il sistema immunitario accumula alterazioni che rendono più blanda la capacità di rispondere agli attacchi del virus. E gli anticopri possono risultare meno vigili di fronte a rinnovate insidie.