La battaglia di Carloni: “Salmone artificiale e trattori green cinesi. Stop alle ’eurofollie’”

Il presidente della commissione agricoltura della Camera a Zagabria. Obiettivo: faccia a faccia con gli stati europei sulla svolta alimentare. E nel suo futuro spunta Strasburgo: "Ho già dato disponibilità a Salvini".

La battaglia di Carloni: "Salmone artificiale e trattori green cinesi. Stop alle ’eurofollie’"

La battaglia di Carloni: "Salmone artificiale e trattori green cinesi. Stop alle ’eurofollie’"

Pesaro, 25 settembre 2023 – "E’ arrivato qualche giorno fa sui banconi il primo salmone realizzato in 3D", dice Mirco Carloni (Lega), presidente della commissione agricoltura della Camera che oggi è a Zagabria, in un confronto con tutti i rappresentanti dei vari stati europei, proprio per parlare di questa svolta ‘alimentare’ "che è nata nei salotti delle commissioni di Bruxelles da persone che evidentemente non hanno mai visto un campo di grano oppure un allevamento".

Torniamo al salmone. Spieghi meglio.

"Che è stato realizzato in maniera artificiale e quindi un prodotto industriale. Vuole qualche altro esempio?".

Dica.

"Sui banconi dei supermercati vogliono anche mettere una specie di semaforo per classificare i prodotti".

In concreto?

"Che il vino per esempio nuoce alla salute, così come il prosciutto, oppure il parmigiano. Allo stesso tempo, a fronte di questo, anche che la Coca Cola zero, invece, avrà il semaforo verde e cioè che è un prodotto che non nuoce alla salute come il latte di siero oppure la carne sintetica. Se vuole continuo".

Continui.

"Per restare alle coltivazioni agricole ora si vuole passare anche il fatto che i trattori devono essere elettrici. Dimenticando che gli unici produttori di trattori quindi con motori di grande dimensione vengono realizzati solamente dalla Cina per cui andiamo ad aumentare la dipendenza".

Qual è il disegno di una politica di questo genere?

"Siamo davanti ad una svolta green che è una parola bella ma che ha ripercussioni molto profonde. Pensare di togliere l’uomo dalle campagne e dal nostro entroterra vuole dire abbandonare boschi e campagne. Vuol dire anche non fare manutenzione del territorio che è fondamentale soprattutto quando ci sono piogge importanti per cui scenderanno a valle massa d’acqua cospicue".

E gli allevamenti di bestiame, di polli e di maiali, anche quelli da bandire?

"Producono Co2 e quindi sono nocivi. Si ha la sensazione che dietro a politiche di questo genere ci siamo dietro le grandi multinazionali che spingono per il cibo industriale".

Qualcuno si salva?

"No, perché anche nella pesca vogliono limitare le aree ed vogliono aumentare le certificazioni ed incentivare le rottamazioni dei pescherecci. Il tutto a fronte dei costi dell’energia che aumentano e allo stesso tempo c’è alla base una contraddizione perché poi si importa pesce dai paesi extraeuropei che non ha nessun tipo di controllo".

Tutto questo cosa produce?

"Produce un danno grandissimo per tutto un sistema che va avanti da mille anni. Che è anche cultura, tradizione ed è anche molto importante sotto il profilo sociale. In questo momento il grano con i costi delle materie prime in aumento così come il costo dell’energia viene venduto e gli agricoltori non riescono a fare pari".

A quali eccessi porta questa visione green?

"Un caso per tutti. Alcune persone sono andate sul monte Catria in pieno agosto ed hanno fotografato i cavalli che vengono allevati in libertà ed hanno chiamato i carabinieri perché stavano sotto il sole senza un riparo".

Anche i cavalli?

"Si vuole limitarne la macellazione, limitando quindi una componente di guadagno che arriva poi alla fine di un ciclo naturale. E la carne di cavallo veniva venduta perché era ricca di ferro e veniva consigliata anche dai medici. Si arriva anche a questi paradossi. E tutto ciò va fortemente limitato se non fermato e di questo parleremo in questa riunione a Zagabria".

Anni di esperienza in un settore come quello dell’agricoltura prima in Regione ed ora in parlamento, c’è anche questo alla base della telefonata di Matteo Salvini che la vuole proporre come europarlamentare?

"Mi ha chiamato ed ha chiesto la mia disponibilità cosa che ho dato. Ma la decisione spetta al segretario e questo vale per la candidatura ed anche su eventuale incarichi nel caso mi candidassero per l’Europarlamento".