Scuola, oggi prima campanella nelle Marche per 200 mila studenti

Gli auguri del presidente Acquaroli e della nuova direttrice dell'Ufficio scolastico regionale Donatella D'Amico. Ridotte drasticamente le cattedre vacanti: sono solo il 4,73% del totale

Ancona, 13 settembre 2023 – Si aprono le porte dell’anno scolastico 2023/2024. Oggi 13 settembre, gli studenti marchigiani – quasi 200 mila – tornano sui banchi di scuola per apprendere, conoscere il passato e prepararsi al meglio per il futuro. Ai vertici dell’istruzione marchigiana da quest’estate c’è una nuova referente. Donatella D’Amico, nuova direttrice generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche che ha voluto mandare un messaggio d’augurio a tutti gli studenti, docenti e dirigenti scolastici che si apprestano a iniziare un nuovo viaggio.

La direttrice, già dirigente scolastica e direttrice generale dell’Ente per il diritto allo studio universitario del Piemonte, ritiene di aver trovato una realtà scolastica solida e ben strutturata. La forza e la resilienza del popolo marchigiano hanno consentito di "trasformare le difficoltà in nuove opportunità, con uno sguardo fiducioso verso il futuro”.

Primo giorno di scuola per gli studenti delle Marche, gli auguri di Acquaroli e D'Amico
Primo giorno di scuola per gli studenti delle Marche, gli auguri di Acquaroli e D'Amico

Gli studenti marchigiani sui banchi: 196.797

Sempre secondo i dati dell’Ufficio scolastico regionale saranno 196.797 gli alunni che si apprestano a iniziare un nuovo anno scolastico (totale per ogni ordine e grado), registrando il dato rassicurante di 9736 sezioni, con una media di 20,21 alunni per classe, di cui il 3,93% portatori di handicap. Per ciò che riguarda la scuola dell’infanzia, Ancona notifica l’iscrizione di oltre 8mila e 500 bambini, 2mila in più di Ascoli Piceno e 3mila in più di Macerata. Circa 5mila e 200 nella Provincia di Pesaro e Urbino. La percentuale di bimbi portatori di handicap è stabile tra il 2,4% e il 2,6%. Gli alunni che frequenteranno le scuole primarie nel 2023/2024 saranno oltre 57mila: 18.039 ad Ancona (con quasi mille sezioni attivate), 13.819 ad Ascoli Piceno, 11.851 a Macerata e 13.702 a Pesaro e Urbino per un totale di 3.198 classi. Quasi 40mila, invece, gli alunni marchigiani iscritti alla secondaria di primo grado, 1918 classi con una percentuale media di disabili del 4,42%. Nelle scuole superiori si arriva a oltre 73mila presenze: Ancona 23.288, Ascoli Piceno 17.565, Macerata 15.348, Pesaro e Urbino 17.388.

Acquaroli: “I  migliori auguri per un anno pieno di emozioni”

Anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha dedicato un pensiero a chi domani inizierà un nuovo anno scolastico pieno di emozioni. “Il mio auspicio è che le attività si svolgano sempre in un contesto sereno ed entusiasmante, che contribuisca ad alimentare il senso del gruppo e della comunità scolastica, rafforzando le ricchezze che derivano dallo stare insieme, dal crescere attraverso le esperienze comuni”. L’importanza dell’istruzione, recepita dagli alunni e diffusa dagli insegnanti, si traduce anche nel rispetto delle regole, nell’impegno e nella responsabilità. “La scuola, dopo la famiglia, è il luogo della crescita, dello sviluppo, il luogo dove i nostri giovani ragazzi trascorrono gran parte delle loro giornate e dove hanno l’occasione di formarsi per diventare i cittadini del futuro – ha continuato Acquaroli –. Per questo sentiamo forte il nostro ruolo di amministratori pubblici nell’accompagnare studenti ed istituzioni scolastiche in ogni fase, assicurando sempre collaborazione, confronto e dialogo, per delineare i migliori percorsi possibili. A tutti dunque giungano i migliori auguri per un buon inizio dell’anno scolastico”.

Donatella D’Amico: “Lotta al precariato una priorità”

Nella lettera d’auguri la D’Amico affronta anche il tema del precariato, da sempre un grande problema dell’istruzione italiana. "Quest’anno troverete un maggior numero di personale scolastico in servizio e di docenti in cattedra fin dal primo giorno di scuola, anche se, a parer mio, la sfida per superare il precariato non può dirsi ancora vinta – scrive D’Amico –. Con uguale impegno e partecipazione cercheremo di affrontare insieme alla Regione la questione del dimensionamento scolastico che si profila all’orizzonte e che richiede un dialogo ed una condivisione con tutta la comunità educante. Tante altre sfide ci attendono”.

Cattedre vacanti provincia per provincia

L’Ufficio scolastico regionale ha quindi fornito i dati sulle cattedre già occupate e quelle rimaste libere. Nella Provincia di Ancona sono 34 i posti vacanti, compresi i ruoli di sostegno, nelle scuole dell’infanzia (3,56% del totale). Per le primarie sono 71 le cattedre libere su 2074, il 3,42%. Percentuale che si alza leggermente per le secondarie di primo grado (4,57%, 60 su 1314 cattedre totali) e un po’ di più per quelle di secondo grado (7,77%).

Ascoli Piceno avrà l’1,30% di posti non assegnati nell’infanzia, il 3,01% nelle primarea, il 4,41% nelle vecchie scuole medie e il 5,21% nelle scuole superiori (97 su 1862). Percentuali che si avvicinano a quelle registrate in Provincia di Macerata, dove saranno 17 i posti liberi nelle scuole dell’infanzia (2,66%), 45 per le primarie (3,32%), 28 nelle secondarie di primo grado (3,27%) e 4,80% nelle secondarie di secondo grado. Per l’anno 2023/2024 la Provincia di Pesaro e Urbino avrà invece solo 5 cattedre libere nella scuola dell’infanzia (0,82%) e 40 nelle scuole primarie (il 2,6% delle 1539 previste in base agli iscritti).

Per ciò che riguarda le altre scuole si arriva a percentuali più alte ma comunque non preoccupanti: l’8,84% di cattedre libere (93 su 1052) nelle scuole secondarie primo grado e l’8.83% (155 su 1755) in quelle di secondo grado. Dati che rassicurano, considerando il contesto nazionale. Infatti, il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) aveva annunciato già a luglio che un terzo delle cattedre saranno destinate alle supplenze a causa della mancanza di docenti. La controtendenza marchigiana è palese: a livello regionale le cattedre vacanti sono 1011, a fronte dei 21.366 posti totali (compreso il sostegno), quindi solo il 4,73%.