Terremoto nelle Marche, l'analisi del rischio tsunami

Lo studio di Ingv ha calcolato i tempi in cui un eventuale maremoto avrebbe raggiunto la costa delle zone più vicine all'epicentro

Pesaro, 15 novembre 2022 - Si era parlato anche di rischio tsunami, nell'immediatezza delle due forti scosse di terremoto che hanno colpito le Marche la mattina del 9 novembre scorso, in particolare la costa tra Pesaro e Ancona (lo ricordiamo di magnitudo 5.5 e 5.2, a cui poi ne sono seguite moltissime altre di minore entità). In realtà Ingv ha precisato che il sistema di allerta tsunami aveva diramato un messaggio informativo per attivare i controlli, ma non di allerta. "Appena 6 minuti dopo il sisma - aveva spiegato il coordinatore del centro allerta tsunami di Ingv Alessandro Amato - il Centro allerta tsunami ha diramato un messaggo di informazione, che non è un messaggio di allerta ma informa che c'è stato il sisma per attivare i controlli lungo le coste". 

Ma se questa allerta fosse scattata, poi cosa si sarebbe dovuto fare? E in quanto tempo utile? Ingv spiega e chiarisce i tempi a seconda delle zone e della distanza dall'epicentro

Il terremoto nelle Marche e la quasi allerta tsunami (fonte Ingv)
Il terremoto nelle Marche e la quasi allerta tsunami (fonte Ingv)

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Tsunami, quando scatta la procedura di allertamento

Fortunatamente il terremoto è stato 'modesto' - fa sapere Ingv - e non ha generato uno tsunami, ma il personale in turno nella sala di sorveglianza sismica e allerta tsunami e in reperibilità ha eseguito integralmente la procedura di allertamento. La soglia di attivazione delle procedure del CAT (Centro allerta tsunami) è magnitudo 5.5 per terremoti in mare o vicino alle coste del Mar Mediterraneo.

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Tsunami: 20-25 minuti per raggiungere Pesaro, 30-35 Ancona

Un eventuale tsunami originatosi nel punto dell'epicentro del terremoto, ovvero a a 9 km dalla costa, avrebbe raggiunto la costa delle Marche settentrionali in un tempo variabile tra circa 20-25 minuti nella zona più vicina all’epicentro, a 30-35 minuti. 

Un'ora per la Croazia e due ore per il Veneto

Mentre un ipotetico maremoto avrebbe impiegato circa un’ora per raggiungere la Croazia e oltre due ore per raggiungere le coste del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia.