Vaccino AstraZeneca, seconda dose: nelle Marche richiamo con Pfizer

L’assessore Saltamartini: "Cambia la profilassi per 12mila marchigiani, siamo partiti subito. Ma adesso ci dicano cosa dobbiamo fare"

Nel riquadro, Saltamartini, assessore regionale alla Sanità (foto Pierpaolo Calavita)

Nel riquadro, Saltamartini, assessore regionale alla Sanità (foto Pierpaolo Calavita)

Ancona, 13 giugno 2021 - "Non abbiamo avuto rallentamenti e abbiamo affrontato la novità della campagna vaccinale nel migliore dei modi, sin dalla prima mattinata abbiamo sostituito AstraZeneca con Pfizer per effettuare entro mercoledì 3.500 richiami dopo una prima inoculazione di AstraZeneca". L’assessore Filippo Saltamartini spiega che in ballo ci sono 11.800 richiami complessivi da fare entro la fine del mese e l’indicazione è di sostituire AstraZeneca al di sotto dei 60 anni. "Da ieri mattina abbiamo proceduto alla sostituzione di AstraZeneca con Pfzer. E continueremo così per tutto il mese di giugno – aggiunge l’assessore – quando abbiamo previsto complessivamente 11.800 richiami".

Nel riquadro, Saltamartini, assessore regionale alla Sanità (foto Pierpaolo Calavita)
Nel riquadro, Saltamartini, assessore regionale alla Sanità (foto Pierpaolo Calavita)

Il lavoro parallelo della campagna vaccinale è ormai incentrato sui vaccini Rna messaggero. "Facciamo 14.300 inoculazioni al giorno di prime dosi e non ci fermiamo. A breve partiranno le farmacie da cui ci attendiamo operazioni mirate come quelle effettuate delle aziende private cominciate l’alto giorno".

Ma sono stati i richiami la vera novità delle ultime ore. "Ora a livello di Conferenza delle Regioni si deve decidere soprattutto sui tempi dei richiami. Se manteniamo i tempi di AstraZeneca abbiamo 82 giorni dalla prima dose per fare il richiamo con Pfizer, ma se usiamo i tempi di Pfizer bisogna modificare il piano anticipando i piani".

Aspetta indicazioni dal ministero? "Ovviamente sì, è questo il grande punto interrogavo. Se cambiamo i tempi dei richiami dovremo modificare le prenotazioni. In ballo ci sono soprattutto le forze dell’ordine, il personale dei tribunali, i docenti e il personale della scuola".

Mercoledì c’è un punto fermo, la riunione della Conferenza delle Regioni. "Ecco, proprio così, dalla Conferenza Stato-Regioni bisogna che veniamo fuori con nuove indicazioni, compreso quello che si può fare con AstraZeneca dopo tutta questa confusione".

Diciamo che le dosi di questo vaccino saranno salvate? "Io credo che sia possibile utilizzarle, ci sono studi che sostengono che quel tipo di adenovaccino funziona benissimo al di sopra dei sessant’anni, producendo molti più anticorpi di altre tipologie vaccinali. Sarebbe poco intelligente buttare via prodotti che abbiamo, pur avendo mantenuto il primo posto dei vaccinatori a livello regionale".

Terzo fronte parallelo, le vaccinazioni turistiche. "Vero, noi dobbiamo garantire anche le dosi per i turisti della Lombardia che possono accedere attraverso il portale delle Poste che è lo stesso che utilizziamo anche noi delle Marche. Diciamo che possiamo avere vaccini per tutte le esigenze grazie alle 450mila dosi arrivate in giugno".

L’avvio della nuova fase pare positivo. "Sì, la scelta del cambiamento è stata tempestiva. Qualcuno voleva fare polemica ma ci ha ripensato di fronte a Pfizer. Sui richiami ci sono state solo risposte positive dagli utenti. Speriamo di continuare così".

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