Modena 12 luglio 2011. Per tutti era il figlio del ‘Migliore’. Poi, dopo il ricovero a villa Igea, fu ribattezzato il figlio adottivo del partito Comunista mentre oggi, chi si è preso cura di lui, lo ricorda semplicemente come ‘Aldino’. Aldo Togliatti — l’erede di Palmiro, fondatore e segretario storico del Pci — è morto sabato nella casa di cura privata di Saliceta San Giuliano, dove era ricoverato dal 1980. Il prossimo 29 luglio avrebbe compiuto 86 anni. I funerali, in forma privata, si sono svolti ieri mattina: Aldino Togliatti, ospite della clinica per malati psichiatrici da oltre trent’anni, è stato sepolto a San Cataldo.

Per oltre un ventennio, fino al 2003, Aldo Togliatti ricevette le visite di Onelio Pini, militante del Pci modenese, incaricato dal partito di prendersi cura di lui. Poi è stata un’infermiera in pensione, Marisa Cavicchi, a occuparsi di ‘Aldino’, l’unico degli ospiti della clinica a essere chiamato per nome: sul tabellone dei pazienti, infatti, non si vedeva mai scritto «Togliatti» per motivi di riservatezza. Ma nella stanza 227 c’era lui, il figlio di Palmiro, che per anni è risultato residente nella casa di un ex impiegato Amcm in via Foscolo a Modena. Ricoverato in gran segreto (si scoprì che era a villa Igea solo nel 1993), si disse. Recluso e nascosto, polemizzarono in molti. «Ma quale recluso? Aldino era rimasto solo e i parenti gli hanno trovato un’ottima sistemazione. Non era rinchiuso, qui stava bene».

Marisa, infermiera in pensione, si è presa cura di Aldo Togliatti fino a sabato scorso, per otto lunghi anni. «Ho iniziato ad accudirlo nel 2003, quando è morto Onelio Pini. Io non facevo parte del partito ma ho sempre lavorato a villa Igea. E’ qui che ho conosciuto Onelio e Aldo. Ho accettato l’incarico e ogni giorno, in questi otto anni, sono venuta a trovare Aldino. Non parlava mai del padre e negli ultimi mesi mi scambiava per la sorella (Marisa Malagoli, figlia adottiva di Palmiro Togliatti e Nilde Iotti, oggi affermata psichiatra di Roma).

Gli portavo quotidianamente qualcosa da mangiare, il gelato, qualche dolcetto. L’anno scorso e l’anno prima l’ho accompagnato nella gita al mare organizzata dalla clinica. Partecipava alle attività, anche se era timido, schivo. Amava gli scacchi, i cruciverba. Mi mancherà». Aldo Togliatti rimarrà sepolto a San Cataldo per un anno, poi sarà tumulato a Collegara di San Damaso, vicino al padre di Marisa Cavicchi: «Mi prenderò cura di lui anche da morto. Per me sarà un onore». Il cugino Manfredo Montagnana, tutore fino all’ultimo di Aldino, ieri era a Modena per partecipare ai funerali in forma privata.